Il Premier vede Bertone: "Abbiamo battuto la Bonino"

Dalla Rassegna stampa

«Ce l’abbiamo fatta, Eminenza». Berlusconi presenta raggiante al cardinale Bertone il nuovo governatore del Lazio, Polverini poi inizia un colloquio di venti minuti da cui esce rafforzato il «patto d’acciaio» tra la Santa Sede e il governo. Le tensioni dell’estate per gli scandali-escort sono svaniti al punto che al party in nunziatura per il 5 ° anniversario dell’elezione di Benedetto XVI, il premier ha praticamente festeggiato la vittoria alle Regionali con un’accoglienza mai così calorosa da parte delle gerarchie ecclesiastiche. Una cordialità scandita dalle battute tra il milanista Berlusconi e il segretario di Stato juventino sulla fede interista del coordinatore Pdl La Russa che «ha sospeso tutte le manifestazioni per vedere la partita con il Barcellona».
Quanto alla radicale Bonino, sconfitta nel Lazio, «adesso è un problema di Schifani e del Senato», scherzano. Un clima impensabile la scorsa estate quando dai vertici della Chiesa piovevano strali sulla «condotta morale» del premier. Tutto perdonato, a quanto pare.
«Quando al consiglio dei ministri ho proposto di esprimere solidarietà al Papa per la vicenda degli abusi del clero non mi hanno neanche fatto terminare: tutti si sono espressi a favore- ha spiegato Berlusconi a Bertone-. Il 16 maggio sarà l’Italia intera a stringersi intorno al Santo Padre». Il segretario generale della Cei, Crociata ha confermato al premier che la mole di adesioni al Papa-day è impressionante. Berlusconi ha avuto anche un breve «faccia a faccia» con Bersani (che, si apprende ora, è stato ricevuto in Vaticano da Bertone poco dopo la sua nomina a segretario del Pd).
Quest’anno il nunzio Bertello ha ospitato al tradizionale ricevimento un numero record di esponenti politici. Nutrito il drappello dell’opposizione (Bindi, Finocchiaro, Zanda, Fassino, Chiti), oltre a Casini e Rutelli. Berlusconi ha definito «cordialissimo» l’incontro con le autorità vaticane: «I rapporti tra il presidente del Consiglio e il segretario di Stato sono ottimi anche perché siamo due salesiani». Grande assente Fini. Stamattina a Montecitorio, l’arcivescovo Fisichella celebra una messa per i parlamentari che «vogliono bene al Pontefice», evidenzia il ciellino Lupi. Neppure un accenno, in due ore di ricevimento «bipartisan», alla polemica per la comunione ricevuta sabato al funerale di Vianello dal divorziato Berlusconi. Intanto, però, nella Cei e nella diocesi di Milano il fatto che abbia potuto accedere al sacramento della comunione provoca imbarazzo.
«Quando personalità di questo tipo si mettono in fila per l’eucaristia è difficile per il prete dire di no», sottolineano alla Conferenza episcopale. Ma «sarebbe opportuna una maggiore discrezione da parte di personalità così note». Anche alla Curia ambrosiana ammettono:«Il prete se l’è trovato davanti, era in difficoltà. Avremo modo di spiegare ai fedeli quello che è accaduto». Berlusconi dopo un divorzio e nuove nozze si è separato di nuovo e vive da solo. Se si confessa e assume in coscienza l’impegno di seguire le regole dell’etica cristiana può fare la comunione, rispettando una certa riservatezza.

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