Il premier racconta lo sgambetto di toghe e radicali. "Il prefetto ci disse: col ricorso sistemerete tutto"

Dalla Rassegna stampa

Ieri Silvio Berlusconi ha fornito la propria ricostruzione del pasticcio dellapresentazione della lista del PdL perla provincia di Roma. Di seguito, ampi stralci della cronistoria di quel fatidico 27 febbraio, sabato.
«Non vi è stata alcuna responsabilità riconducibile ai nostri dirigenti e ai nostri funzionari. Dalla ricostruzione che mi accingo a farvi si evince con chiarezza che ai delegati del PdL del Lazio è stato impedito di presentare le liste con comportamenti e atti ben precisi».
Ore 11 e 35 - Ingresso in tribunale dei rappresentanti della lista delPdL.
Ore 11 e 40 circa - Arrivo davanti alla cancelleria dei delegati presentatori, circostanza documentata da tre dichiarazioni giurate (Laura Santarelli, giornalista Rai, Juri Antoniozzi e la professoressa Maria Marescotti) Solo uno dei due presentatori del PdL - così come richiesto dalla Forza pubblica per motivi di spazio - Giorgio Polesi si pone materialmente in fila dietro la porta della cancelleria, mentre l'altro, Alfredo Milioni, stazionava nelle vicinanze. Poco dopo le ore 12 - Un componente dell'ufficio circoscrizionale, di sesso maschile, esce dalla cancelleria e si limita a chiedere ad alta voce a chi è ancora in attesa per presentare le liste di alzare la mano. Giorgio Polesi, rappresentante del PdL, alza la mano. Nessuno del predetto ufficio verbalizza.
Ore 12 e30 circa - Mentre Giorgio Polesi rimane in fila con tutta la documentazione, Alfredo Milioni - che si era allontanato dalle vicinanze della porta della Cancelleria, fa ritorno con l'obiettivo di dare il cambio al collega che era in fila da un'ora. A questo punto, non appena i due sono insieme davanti alla porta della Cancelleria, da parte dei rappresentanti di altre liste, in particolare dei Radicali, viene inscenata una gazzarra con la scusa che fosse in corso un atto illegittimo di manomissione delle liste. La gazzarra, a quel punto, costringeva i contendenti a spostarsi di qualche metro, anche per l'intervento della Forza pubblica che cercava di separare gli uni dagli altri. Poiché veniva impedito violentemente (inparticolare dai Radicali che si sdraiavano anche a terra) ai due rappresentanti del PdL di riportarsi vicino alla documentazione lasciata dietro la porta della Cancelleria, Milioni e Polesi chiedevano alle forze dell`ordine di l`intervento di un magistrato dell'ufficio. Cosa che avveniva.
Il presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale, dottor Durante, appoggiato dalla dottoressa Anna Argento, anziché ristabilire l'ordine e consentire anche ai delegati del PdL la pacifica permanenza nella fila di attesa, decideva incredibilmente di escluderli, asserendo che si trovavano oltre una linea segnata sul pavimento e larga un centimetro che avrebbe avuto il significato di delimitare l'area di attesa, fino a quel momento mai definita in alcun modo.
Ore 12 e 40 circa - Alle rimostranze dei due, la dottoressa Argento prospettava vari argomenti del tutto infondati che suscitavano applausi e grida sguaiate di approvazione da parte dei Radicali. A quel punto, veniva data disposizione alle Forze dell'ordine di impedire l'avvicinamento alla Cancelleria dei delegati della lista del PdL. Vista la situazione, i due rappresentanti del PdL chiedevano telefonicamente l'intervento del responsabile nazionale dell'ufficio elettorale del PdL, Ignazio Abrignani, che giunto subito sul posto poco prima delle 14, tentava inutilmente di far accettare comunque dall'Ufficio la presentazione della lista.
Ore 14 e 10 circa - La Forza pubblica intimava a tutti i rappresentanti del PdL di uscire addirittura dal Tribunale. Ore 14 e 15 circa -Abrignani viene chiamato dal prefetto di Roma, evidentemente informato dei fatti, che lo invita a desistere da ogni azione di forza. Il prefetto asserisce di aver avuto dal presidente dell'Ufficio, dottor Durante, precisa assicurazione che
tutto sarebbe stato sanato a seguito di un ricorso. II contenitore con la documentazione continuava a rimanere davanti alla porta della Cancelleria.
Ore 17 circa - È presentato il ricorso.
Ore 17 e 30 circa - É finalmente possibile recuperare lo scatolone.
Ore 17 e 40 circa - Il contenitore della documentazione viene definitivamente consegnato al Comando dei Carabinieri del Tribunale.

 

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