Precarie 118, battaglia in Regione

La seduta straordinaria del Consiglio regionale sulla sanità si apre con le trombette della Cgil, davanti alla Pisana per denunciare gli effetti dei tagli proprio alla sanità regionale. Tra i "nodi" quello dell'Ares 118. Il sindacato descrive così «la situazione aggravata dalle ferie: mancano 159 medici, 478 infermieri, 579 barellieri/soccorritori». Eppure, in serata, l'assemblea boccia la risoluzione bipartisan che puntava appunto a salvare il servizio emergenze. Frutto di un incontro coi lavoratori del 118, la proposta portava le firme di Pd e Idv ma anche dell'ex comandante dei vigili del fuoco, Luigi Abate, della lista Polverini. Che parlando al personale dell'ares, insieme al senatore Pdl Domenico Gramazio, aveva promesso di dare battaglia, ma al momento buono ha votato contro se stesso. «Chiedevamo tra l'altro – spiega Enzo Foschi, Pd – di autorizzare nuove assunzioni riducendo la spesa per gli straordinari che costano circa 20 milioni di euro: data la carenza di ricambio, il personale è costretto a turni massacranti».
Bocciata pure l'altra risoluzione firmata da tutto il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Fds, Verdi e Radicali) per chiedere un ripensamento complessivo del piano sanità. Tra le proposte – ricorda il capogruppo Pd Esterino Pontino – sbloccare il turn over del 20% (autorizzando due assunzioni ogni dieci pensionamenti); varare una legge per stabilizzare 2.500 precari; far partire i cantieri per i nuovi ospedali del Golfo, di Monterotondo e dei Castelli».
La governatrice, nella sua relazione a lungo attesa («Io sono qui per il senso di responsabilità, a rigore non sarei neanche dovuta venire») respinge le accuse di collusione coi baroni. Difende Massimo Martelli, da primo dei non eletti della sua lita ora nominato commissario del Forlanini (ospedale dove, in attesa della chiusura definitiva, è rimasto un solo reparto: quello di Martelli stesso). Spiega di aver siglato accordi con l'83% degli operatori della sanità privata ( e qualcuno commenta: «Sì, dopo che tutti hanno fatto ricorso...»). Promette che, dove mancano ospedali, sorgeranno presto elisuperfici. Sul blocco del turn over, portato dal 90 al 100% con un suo decreto il 14 luglio, dà sostanzialmente ragione all'opposizione: «Ho già posto la questione, perché in alcuni contesti non possiamo permetterci di averlo al 100%».
Infine fa una promessa che è pure un'ammissione: «Ho già detto agli assessori che lavoriamo anche ad agosto, perchè si scriva che il nostro piano consente di bloccare i fondi Fas. Dietro c'è la possibilità che le aliquote, che scattano automaticamente, possano essere bloccate. Il 30 settembre è un appuntamento che non possiamo fallire».
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