Polverini, il primo anno sull'ottovolante

Prima l'harakiri del centrosinistra con l'affaire Marrazzo, poi quello del centro destra con la vicenda delle liste che il Pdl non riesce a presentare. Una campagna elettorale giocata con l'handicap e una vittoria con uno scarto di quasi 80mila voti. Una luna di miele che dura qualche mese, fino a quando non si inizia a dare attuazione al piano sanitario, con la chiusura di molti ospedali con proteste e manifestazioni. Il primo anno di governo di Renata Polverini alla Regione Lazio è un continuo sali e scendi: traguardi faticosamente raggiunti e feroci polemiche, contrasti con la sua stessa maggioranza ("orfana" del Pdl romano) e timidi feeling col centrosinistra, un dialogo aperto e privilegiato col presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e un rapporto conflittuale col sindaco della Capitale Gianni Alemanno. Fino alle vicende delle ultime due settimane, con un irrigidirsi delle relazioni tra maggioranza e opposizione tra furibonde polemiche sulla casa Ater abitata dalla Polverini per 15 anni e un esposto alla Corte dei conti presentato dall'assessore ai lavori pubblici Luca Malcotti contro due ex esponenti della giunta precedente (Esterino Montino, Pd, e Vincenzo Maruccio, Idv) accusati di danno erariale.
Un clima pesante, insomma, che si avverte anche oggi, a un anno esatto dalla notte in cui la Polverini esultava in piazza del Popolo per la vittoria su Emma Bonino. Dopo 365 giorni, il Lazio ha ridotto di 400 milioni di euro il disavanzo sanitario e la governatrice, da commissario straordinario alla Sanità, ha varato il nuovo Piano con la riconversione di 2800 posti letto e di 24 ospedali. L'ok del governo ha comportato così lo sblocco dei fondi Fas, del turn-over e di 2miliardi di trasferimenti. Risorse, accusa l'opposizione, in gran parte utilizzate per coprire il debito «lasciando scoperti - spiega Luigi Nieri, capogruppo di Sel - altri settori del bilancio, dalla famiglia al lavoro». E anche sulla sanità, nonostante il via libera all'Ospedale dei Castelli e agli ambulatori aperti nel week end, l'opposizione è critica: «Ora i pronti soccorso sono tutti intasati», conclude Nieri.
Ma non c'è solo la sanità. La Polverini ha affrontato il capitolo dei rifiuti: via al nuovo piano che prevede l'aumento dell'indifferenziata. Malagrotta, però, resta ancora aperta: «Lavoriamo in silenzio - ha spiegato la presidente - e di qui a breve ci sarà una soluzione: un sito più piccolo di Malagrotta e non invasivo dal punto di vista ambientale». E mentre l'opposizione alza le barricate contro il piano casa presentato dalla giunta, alla Pisana il bilancio di un anno è piuttosto magro: 11 leggi approvate, di cui 6legate al bilancio. Le altre 5 riguardano l'agricoltura, i saldi e la trasparenza nella Pubblica amministrazione. Un record, però, c'è: le commissioni sono cresciute fino a 20. Nessuna Regione ne ha così tante.
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