Polverini già al lavoro, l'Idv stoppa Bonino

Lo stesso scenario politico della Campania si ripete anche nel Lazio ed in Puglia. Il Pdl, infatti, ha già le idee chiare mentre il Pd ed il centrosinistra navigano ancora lontani da una scelta decisiva. La candidata per governatore del Lazio, Renata Polverini, ha infatti già cominciato il suo tour verso le elezioni fissate a fine marzo. La prima tappa è stata quella di ieri a Viterbo dove la sindacalista ha dapprima ringraziato Silvio Berlusconi per l`opportunità che gli è stata concessa per poi affrontare i temi cari al popolo della regione della Capitale rimasto ormai con troppi vuoti di potere dopo le dimissioni dell`ex presidente, Piero Marrazzo: «Il Lazio è da rifondare - ha detto la Polverini - ed insieme riusciremo a riportare questo territorio tra i primi d`Italia arrivando a rasentare le regioni del Settentrione». Entusiasmo è stato espresso anche dalla coordinatrice della campagna elettorale della Polverini, la deputata Beatrice Lazzarin, che ha parlato «di un bagno di folla che fa ben sperare per le urne». E ad intervenire è stato anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che intende proporre una donna quale capolista del Pdl per le Regionali. La situazione resta invece difficile per quanto riguardo il centrosinistra dove si fa il nome di Emma Bonino quale antagonista della Polverini. Un nome su cui, tuttavia, solo i Radicali si dicono certi. Ad esprimersi in maniera contraria è soprattutto il leader dell`Idv, Antonio Di Pietro, che prima di dare il via libera alla Bonino vuole conoscere in anteprima il programma. Poco fiducia c`è inoltre da parte dei cattolici del Pd che chiedono le primarie, uno strumento che però non vogliono i Radicali che pretendono la candidatura a scatola chiusa della Bonino. Problemi ancora, invece, sembrano esserci in Puglia, dove il candidato sconfitto della segreteria nazionale del Pd, Ignazio Marino, ha parlato «di una situazione in cui servirebbe l`esorcista». «Se si fossero fatte le primarie - secondo Marino il problema si sarebbe già risolto un mese e mezzo fa. Non ci si può limitare ad ascoltare le indicazioni di partito, che sono assolutamente rispettabili e importanti - aggiunge ma che hanno un elettorato inferiore al 10 per cento». Quello che è mancato, per il senatore, è un confronto sui programmi, «finora si è inseguito solo l`accordo con l`Udc ma senza approfondire i temi politici. Come faccio a fare un accordo con Casini - si domanda Marino - se non so neanche se lui vuole o no le centrali nucleari?». Oltre alla Puglia, dove Marino dice di sentirsi "vicino" alle posizioni di Vendola, c`è anche il caso del Lazio «dove bisogna subito candidare la Bonino per evitare altri problemi».
© 2010 Radicali italiani. Tutti i diritti riservati
SU
- Login to post comments