Polverini: entro settembre il riordino di Asl e ospedali

Dalla Rassegna stampa

Sulla sanità Renata Polverini incassa l'approvazione di un documento di sostegno votato dalla sua maggioranza in consiglio regionale. Annuncia alcune novità: entro il 30 settembre anche i classificati (vale a dire le strutture private) saranno inseriti nel Recup (il centro di prenotazione unico). In arrivo l'autorizzazione dell'Enac:«contiamo di averla entro là fine di agosto», per mettere in campo le elisuperfici a Formia, Ostia, Amatrice, Terracina ed Acquapendente (quindi le eliambulanze potranno atterrare e decollare anche in queste città). Assicura che «i tagli non ricadranno sui più deboli». «al posto dei piccoli ospedali sorgeranno dei presidi territoriali di prossimità», «realizzeremo l'anagrafe delle fragilità». Ed entro il 30 settembre sarà rivoluzionata la rete ospedaliera. «Si procederà con la razionalizzazione del numero delle Asl, che sarà ridotto da 12 a 8 per arrivare a 6 a fine legislatura». La Polverini rivendica di avere già sottoscritto i contratti con l'83 per cento dei privati («più di 680»). E sul blocco del turn over che per il 2010 è totale, la presidente della Regione Lazio promette: «Personalmente ho già posto la questione ai tavoli tecnici e in sede politica, perché in alcuni contesti. Credo che non ci possiamo permettere il blocco del turn over al 100% e stiamo lavorando affinché ci venga consentita una deroga». Infine: «Abbiamo ancora tempo per evitare l'aumento di Irpef e Irap». L'Udc. in particolare il capogruppo Carducci. approva e chiede «la convocazione degli stati generali della sanità per raggiungere risultati sempre più efficaci». Promossa dai suoi (Irmici, Pdl: «sta realizzando un passaggio epocale»), la Polverini però non ha avuto sconti da parte della minoranza. Chi si aspettava un clima di dialogo e collaborazione, è rimasto deluso. Dall'opposizione era stato chiesto sostegno a un progetto di legge per stabilizzare 2.500 precari («a costo zero») e l'apertura di 1.700 posti per Rsa. Ma sul nuovo ospedale dei Castelli la Polverini ribatte: «Il tavolo del 19 maggio ha detto al commissario di sospendere eventuali iniziative regionali in corso per l'apertura di nuove strutture sanitarie pubbliche fino al riassetto della rete ospedaliera». Esterino Montino, capogruppo del Pd: «Il filo conduttore è molto confuso: anteporre la riorganizzazione delle Asl, della parte amministrativa delle aziende ospedaliere significa aprire un contenzioso enorme. La vera emergenza non sta lì. La Polverini è stata perlomeno chiara in un punto. Nel 2009 abbiamo un deficit di 1,4211 miliardi, e io ricordo che nel 2006 stavamo a due miliardi: abbiamo abbassato la spesa di circa 600 milioni di euro nel giro di pochi anni. Questo percorso dobbiamo continuarlo a fare. Il risparmio, il controllo, la riorganizzazione della rete ospedaliera, non delle Asl è un fatto primario. Seconda questione che manca è l'edilizia sanitaria, un presupposto per riorganizzare i presidi e il sistema ospedaliero: non c'è neanche una parola. Non si dice nulla inoltre sul precariato e sul blocco del turn over: la vera emergenza dell'autunno e della fine dell'anno sarà il personale ospedaliero». Dalle province le critiche del viterbese Parroncini («il primo effetto nefasto dell'accorpamento delle Asl nelle macro aree: gli ospedali di Tarquinia e Civita Castellana possono dire addio al reparto di ostetricia e neonatologia e a 36 posti letto»). Rimane irrisolto il nodo dell'aumento dell'Irpef e dell'Irap e dello sblocco dei fondi Fas (420 milioni di euro) congelati dal tavolo tecnico per la mancata applicazione del piano di rientro. Su questo Giulia Rodano. di Italia dei Valori: «Finalmente, un dibattito consiliare partecipato e argomentato ha costretto Renata Polverini ad ammettere ciò che è noto da tempo: le nuove tasse sono già scattate. Ora la Polverini dichiara che sta cercando da un lato di bloccarle e. dall'altro, di recuperare i fondi Fas che a maggio le sono stati negati, per destinarli alla copertura del disavanzo: per raggiungere l'obiettivo blocca il turn over, taglia i posti letto- penalizza le province, impone tagli lineari ai privati». Dura anche la Lista Bonino-Pannella. Rocco Berardo: «La realtà dei fatti svela la pantomima elettorale della presidente Polverini, la quale aveva dichiarato che nessun posto letto sarebbe stato tagliato c che avrebbe diminuito le aliquote Irpef e Irap. Purtroppo per i cittadini del Lazio, nulla di tutto ciò avverrà». Luigi Nieri (Sei): «Solo tagli, senza programmazione». Ma al di là dell'offensiva della minoranza, resta il piano illustrato dalla Polverini che ha conclusa «Stiamo lavorando perché entro settembre il piano di riordino riesca a sbloccare i fondi Fas: in questa possibilità si può agire per decreto per bloccare le aliquote di Irpef e Irap che scattano per fortuna solo a novembre».

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