Pluralismo nei media e conflitto d'interessivi. Mozione dal Pd all'Udc

Dalla Rassegna stampa

Pluralismo nell'informazione, indipendenza della Rai e rimozione del conflitto di interessi: ieri tutte le opposizioni hanno presentato ieri a Montecitorio una mozione. Primi firmatari: Giulietti, portavoce di Articolo 21 e deputato del gruppo Misto, Zaccaria, Gentiloni, Bressa e Soro del Pd, il radicale nel Pd, Beltrandi, Evangelisti e Borghesi dell'Idv, Rao dell' Udc, Tabacci dell'Api e Nicco del Misto. Sarà depositata e portata in capigruppo per essere calendarizzata.
La mozione impegna il governo perché recepisca la normativa europea in materia di pluralismo dell'informazione, conflitto di interessi e indipendenza del servizio pubblico televisivo, e a rimuovere la «clamorosa incompatibilità» del Premier per ('interim allo Sviluppo. «Una mozione aperta, non contro quella dei finiani» spiega Giulietti: «Lavoreremo per avere dispositivi comuni» nei testi che arriveranno in Aula. Nella mozione, scritta da Zaccaria, si ricordano l'art10 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo sulla libertà d'espressione; le disposizioni della Carta dei diritti dell'Ue sul rispetto del pluralismo e della libertà dei media. La risoluzione dell'Assemblea del Consiglio d'Europa, preoccupata per la situazione italiana su pluralismo e conflitto di interessi. E ancora i pareri Ue sulle leggi Gasparri e Frattini e le raccomandazioni Ocse. Poi il contratto di servizio e la par condicio.

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