Pisapia baratta pure i voti per l’appoggio dei Radicali

Mentre sul fronte morattiano è tutto un turn over di cattolici e centristi - fuori quasi certamente l’Udc, dentro, probabilmente, Popolari per l’Italia di domani e la lista "Io amo l’Italia" di Magdi Allam - e si studia un’alleanza con la Destra di Francesco Storace (Ignazio la Russa non l’ha esclusa), i laici della lista Bonino-Pannella al termine di un incontro con Giuliano Pisapia hanno fatto sapere di aver deciso «di unire le proprie forze» a quelle già schierate col candidato di centrosinistra.
L’appoggio si concretizzerà in una lista guidata dal leader meneghino dei radicali, Marco Cappato, «per avviare, a partire dal capoluogo lombardo, un’alternativa democratica fondata sul rispetto delle regole, federalista, europea e cosmopolita, della democrazia diretta, ecologista, della pubblicità e trasparenza di ogni aspetto della vita istituzionale e della valorizzazione degli strumenti di iniziativa popolare», a partire dai cinque referendum per l’ambiente promossi, tra gli altri, dai radicali e appoggiati anche da Pisapia.
La scelta, ha spiegato Bonino, è motivata soprattutto dalla «storia garantisca di Giuliano Pisapia», dalle iniziative e gli impegni comuni presi nel tempo con lo stesso candidato sindaco. Parlando di «grande riscossa democratica e di legalità», la stessa Bonino ha indicato nel voto per Milano un «test nazionale»: «Milano non può vivere di sola moda se non è accompagnata da una rivisitazione della valorizzazione del territorio». «Una delle ragioni per cui il centrosinistra ha perso in questi anni in Lombardia è stata la mancanza di ambizione di essere un’alternativa - ha aggiunto Cappato - in Pisapia abbiamo individuato la persona che può rappresentare questa iniziativa».
Che l’impegno laico dei Radicali sia più facilmente declinabile in chiave di politica nazionale che di amministrazione locale, viene risolto in questi termini: «I Radicali nella loro storia non hanno mai affrontato le elezioni locali con un impegno strutturato, ma a nessuno di noi sfugge la valenza nazionale di queste elezioni e in Giuliano Pisapia e nella sua storia abbiamo individuato una persona che possa rappresentare e rappresenti un’alternativa a quel sistema di potere clericale e localistico che si è affermato in Lombardia».
© 2011 Libero Quotidiano - ed. Milano. Tutti i diritti riservati
SEGUICI
SU
FACEBOOK
SU