Anche la Pisana stringe i tempi "Andiamo al voto al più presto"

Dalla Rassegna stampa

Marceranno in ordine sparso ma, alla fine, il messaggio che emergerà sarà identico per (quasi) tutti: "Andiamo al voto subito per eleggere 50 consiglieri". Dovrebbe essere questo il risultato della riunione dei capigruppo alla Pisana prevista per oggi, la prima da quando il consiglio è stato sciolto dopo le dimissioni di Renata Polverini.

Una riunione richiesta espressamente dalla governatrice che giovedì scorso ha scritto al presidente del consiglio Mario Abbruzzese chiedendogli di "verificare presso i gruppi consiliari l'esistenza di una condivisa volontà finalizzata ad approvare, in tempi sostenibili, gli opportuni interventi" per portare da 70 a 50 gli eletti in consiglio.

In realtà, però, già il governo, con il decreto 174, ha chiarito che è possibile votare per 50 e adeguare successivamente lo statuto, nei primi 6 mesi della prossima consiliatura. Ora questo passaggio dovrebbe essere ulteriormente precisato da una norma interpretativa alla quale sta lavorando il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri e che vedrà la luce nei prossimi giorni.

Intanto, in attesa dei chiarimenti, oggi i capigruppo dovrebbero far presente ad Abbruzzese la loro volontà di votare al più presto, magari il 16 dicembre, unica data realmente praticabile prima della fine dell'anno. Sarà questa la posizione di tutta l'opposizione, Pd in testa, ma anche quella del Pdl. Più sfumato l'atteggiamento dell'Udc che punta in ogni caso a un passaggio in Aula "per adeguare lo statuto  -  afferma il capogruppo Francesco Carducci  -  o almeno per affrontare il nodo della legge elettorale".

Il Pd, convinto che le modifiche allo statuto siano già contenute nel decreto del governo, potrebbe essere disposto ad adeguare la legge elettorale ai nuovi numeri: scendendo da 70 a 50 eletti, si potrebbe modificare la proporzione e, mantenendo il listino, passare a 40 eletti e 10 nominati. A resistere, in questo caso, potrebbero essere "i piccoli" della coalizione di centrosinistra, da Sel alla Federazione della sinistra, dai Verdi ai Radicali che vedono nella diminuzione dei consiglieri "un problema di rappresentanza". Anche loro, però, chiederanno come gli altri di "votare subito".

E mentre si discute dell'abolizione del listino (favorevoli Udc, Pdl e Idv), il caso Lazio diventa terreno di scontro prettamente giuridico: secondo l'avvocato Gianluigi Pellegrino "il legislatore può intervenire sullo statuto di una Regione e, secondo una sentenza della Consulta, obbligare un governatore a indire le elezioni entro 90 giorni". Secondo il deputato Pdl Ignazio Abrignani, invece, nessun decreto può superare l'autonomia di una Regione". La Polverini sta a guardare: oggi missione a Lublino per il viaggio della memoria in Polonia.

 

© 2012 La repubblica - Cronaca di Roma. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

"Di fronte a un flusso di migranti ormai costante da oltre due anni, le istituzioni e il territorio milanesi hanno deciso di intervenire tempestivamente per assicurare un'accoglienza dignitosa a migliaia di persone e garantire al tempo stesso una gestione ordinata all'intera città" così il...
Dichiarazione di Valerio Federico, Tesoriere di Radicali Italiani: "Gli stati nazione hanno fallito nel governo dei grandi fenomeni in corso quali l’immigrazione, le crisi economico-finanziarie, i cambiamenti climatici e il terrorismo internazionale. Il regionalismo italiano ha prodotto spesa...
Assicurare la sovranità al cittadino in ambito locale e globale deve essere l’obiettivo di fondo dell’azione radicale. Proponiamo dunque un modello alternativo a quelli che si sono susseguiti in Italia, tutti fondati su un controllo centralizzato e in mano a partiti.Un modello federale che si fondi...