Pisana, parte l'operazione "restituzione"

La legislatura nel Lazio è franata dopo la pubblicazione delle cifre incassate dai gruppi in Consiglio regionale: milioni di euro distribuiti a pioggia con criteri attualmente ancora poco chiari. Ora, seguendo l’esempio dei Radicali che per primi, una settimana fa, hanno restituito i loro "residui di cassa" (circa 360 mila euro), anche qualche altro partito inizia a muoversi. «Provo soddisfazione - annuncia Luigi Abate, presidente uscente della commissione sicurezza sul lavoro in Regione - nel poter dichiarare che nelle casse della Lista Polverini sono giacenti 1 milione e 400mila euro del milione e 600 mila stanziati al gruppo e relativi al 2012 che saranno restituiti il prossimo 28 febbraio». E se il gruppo che fa riferimento all’ex governatrice ha conservato quasi il 90% della cifra complessivamente ricevuta dalla Regione, diversamente ha fatto il Pd che, in questi giorni, sta chiudendo il bilancio e controllando con un commercialista le fatture relative agli ultimi due anni di legislatura: finora, secondo quando filtra dal gruppo, i Democratici avrebbero restituito già 100.000 euro su circa 2 milioni percepiti ne1 2012 per quanto riguarda le spese di finanziamento del gruppo. Nei prossimi giorni la cifra potrebbe crescere.
Alla decisione della Lista Polverini plaude Giuseppe Rossodivita, ex consigliere Radicale e candidato governatore per la lista "Amnistia giustizia e libertà": «L’iniziativa del nostro gruppo è stata di esempio e ci auguriamo che a breve anche gli altri gruppi facciano la stessa cosa. Finora, infatti nessuno ha risposto alla nostra domanda: quanti soldi sono rimasti nei loro conti?». In realtà, al quesito posto dai Radicali ha risposto l’Idv: «La precedente gestione Maruccio - ha dichiarato la consigliera Giulia Rodano - ha lasciato al gruppo Idv conti in rosso e debiti. Troverei doveroso restituire i fondi ma il gruppo non è in grado di farlo». Tutti gli altri gruppi, in ogni caso, come richiesto dalla presidenza del Consiglio regionale, stanno preparando una relazione sullo stato dei conti interni da consegnare entro il 28 febbraio e a quella data si saprà anche se e quanto gli altri partiti restituiranno nelle casse della Pisana.
Intanto, a cinque giorni dall’apertura delle urne, le coalizioni si stanno preparando alla chiusura di venerdì prossimo. Nicola Zingaretti concluderà la campagna elettorale con una manifestazione all’Ambra Jovinelli alla quale parteciperà anche Pierluigi Bersani. Francesco Storace, invece, sarà nella sua Cassino mentre cresce l’attesa per il comizio di Beppe Grillo a piazza San Giovanni.
Sul versante dei programmi, ieri è arrivato un appello ai candidati da parte di Confagricoltura con le proposte per il settore: meno burocrazia, più infrastrutture, maggiore accesso al credito per le imprese e defiscalizzazione a tutta la filiera. Sono queste le principali richieste avanzate dal presidente di Confagricoltura Roma, Massimiliano Giansanti. Replica di Zingaretti: «L’agricoltura deve tornare a essere un settore strategico per l’economia regionale. Accolgo quindi il documento di Confagricoltura per rilanciare un settore che rivestirà un ruolo in prima fila nelle politiche di sviluppo del Lazio». Ok anche da Storace: «Accogliamo con convinzione le proposte di Confagricoltura. L’agricoltura è non solo risorsa ma valore essenziale del territorio laziale, e intendiamo promuoverne la crescita».
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