Pisana, l'anno della paralisi

«Se non cambia la situazione mi impegnerò anche a fare i nomi dei responsabili. C'è chi viene, firma e va via. Questo è inaccettabile». Anche il presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese (Pdl) striglia la sua maggioranza che nelle ultime riunioni alla Pisana non è riuscita a garantire il numero legale. Con la conseguenza che la produttività normativa è precipitata: dopo l'infornata di sei leggi approvate alla vigilia di Ferragosto. Considerando questi primi 18 mesi e mezzo di legislatura, nel complesso sono state approvate appena 22 leggi. Peraltro, 18 sono di iniziativa della Giunta Polverini e soltanto 4 proposte dai consiglieri. Poco consola constatare che nello stesso periodo, la precedente consiliatura a guida centrosinistra aveva fatto peggio, con solo 14 leggi approvate. Delle 22 leggi dell'era centrodestra, ben 8 riguardano materie di bilancio, quindi atti non differibili. Tra le altre c'è la sostituzione dell'elenco regionale Made in Lazio – Prodotto in Lazio e l'istituzione di una nuova società regionale, Lazio Ambiente. Uno degli ultimi (e più importanti) interventi legislativi di agosto, il Piano Casa, invece, è stato impugnato dal governo perché lesivo delle competenze esclusive dello Stato in tema di vincoli paesaggistici. Un rapporto, quello Giunta-Consiglio regionale, non sempre facile: come denunciano i Radicali, nel complesso la Pisana ha presentato più di 600 interrogazioni a risposta scritta, «ma soltanto il 20% ha ottenuto risposta».
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