Piano casa, sì agli edifici religiosi Le opposizioni: «Regalo al Vaticano»

Nuovo scontro in consiglio regionale sul «Piano casa». «L'emendamento della giunta Polverini è un regalo al Vaticano: questa è l'ennesima occasione per cementificare selvaggiamente», attacca Luigi Nieri (Sel). Analoghe accuse piovono da Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo (Radicali - Lista Bonino Pannella): «Questa è una giunta casa e Chiesa: l'assessore Ciocchetti vorrebbe far costruire per ogni edificio religioso un altro della medesima cubatura a scelta tra un'abitazione, un ufficio, un negozio, un albergo e un centro fitness. Ogni destinazione d'uso sarebbe consentita pur di far cassa». «Ci mancavano le speculazioni edilizie tramite le opere religiose», rincara la dose Angelo Bonelli (Verdi). Replica Luciano Ciocchetti, assessore all'Urbanistica: «La crisi limita provvidenze pubbliche per luoghi di culto . Noi proviamo a dare una soluzione. I luoghi di culto nella legge nazionale e nella legge regionale 27/90 sono definiti opere di urbanizzazione secondaria e sono destinatarie di provvidenze pubbliche. Vista la situazione economica si è ritenuto più opportuno ottenere lo stesso obiettivo, consentendo alle istituzioni religiose competenti di poter far realizzare altre attività residenziali e non residenziali che concorrono a finanziare la sola realizzazione di opere religiose».
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