Pestaggi allo stadio, allarme per le condizioni di Gugliotta

Ha un dente in meno, una ferita alla testa suturata con sei punti, ematomi e gonfiori sulla parte sinistra del corpo, soprattutto è molto scosso e ha difficoltà a dormire. La mamma, Raimonda, è andata a trovarlo ieri mattina presto e «questo l’ha un poco rassicurato». «Sono preoccupata», dice, «soprattutto della condizione psicologica». Il pubblico ministero Francesco Polino della Procura di Roma ha acquisito il filmato sul pestaggio girato con il videofonino. E il capo della Polizia Manganelli ha affidato un’ispezione al questore e al responsabile dei reparti mobili.
La condizione di Stefano Gugliotta, arrestato il 5 maggio dopo Roma-Inter allo stadio Olimpico, ce la racconta anche Mario Staderini, il segretario radicale che con Sergio D’Elia e la deputata Elisabetta Zamparutti ieri mattina ha visitato a Regina Coeli Stefano Gugliotta, 25 anni, e gli altri arrestati il 5 maggio dopo la partita di Coppa Italia. Le accuse verso Gugliotta, conferma il suo avvocato, Cesare Piraino, sono molto pesanti e prevedono l’oltraggio e le lesioni aggravate. «Mi sembra - dice Staderini - che prima di tutto andrebbe stabilito da un’indagine come mai è stato ridotto così, poiché è certo che è arrivato in quelle condizioni a Regina Coeli». Il garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni chiede che il giovane non sia lasciato solo, proprio in ragione delle condizioni psicologiche. E l’avvocato Piraino cita quattordici persone, fra parenti, amici e abitanti del quartiere, pronti a testimoniare sul pestaggio subito dal giovane che, d’altra parte, appare con grande evidenza nel video mostrato dai genitori martedì sera a «Chi l’ha visto». Stefano ha precedenti, di cui uno per rapina, a 15 anni, ma le immagini mostrano l’arrivo di molti uomini delle forze dell’ordine a dare manforte al collega che ha fermato il ragazzo in motorino. L’avvocato Piraino ricostruisce così i fatti: «Gugliotta non è andato allo stadio, ha visto la partita a casa con i genitori e, quando è stato bloccato stava andando al compleanno di un cugino». Con lui sullo scooter c’era un altro ragazzo, con un tutore alla gamba e una stampella che, però, è scappato di corsa.
Un altro giovane, Luca Daniele, è rimasto gravemente ferito, mentre cercava di fuggire, il 5 maggio: «ha subito l’impatto di un’auto e ha riportato la frattura dell’ottava costola cervicale e un trauma cranico».
La cosa incredibile, denuncia Staderjni, «è che al pronto soccorso dell’Olimpico hanno ritenuto che non vi fosse necessità di portare il ferito in ospedale. Un video del Tg2 mostra un’auto bianca che si muove proprio verso il ragazzo che fugge».
«E in una zona pedonale - dice l’avvocato Lorenzo Contucci - dove non possono esserci auto private, è una "civetta" delle forze dell’ordine». I radicali chiedono che le forze dell’ordine siano fornite di più moderne attrezzature a loro tutela e di un numero identificativo. E celerità nella decisione sulla custodia cautelare. La questura avverte che «procederà a verificare, con scrupolo e massima trasparenza, l’esatta
dinamica degli eventi non potendosi tollerare eccessi ed abusi che, qualora commessi, saranno anche disciplinarmente sanzionati». Il ministro Maroni conferma, rispondendo alle interrogazioni (Emanuele Fiano per il Pd): «Se ci sono responsabili saranno puniti». Il segretario nazionale del Silp Cgil Claudio Giardullo chiede tempestività «nell’interesse della stragrande maggioranza che, nella polizia, fa il suo difficile dovere nel rispetto delle leggi». Per il segretario della Uilps, Nicodemo De Franco, la legge, che prevede da parte delle società l’impiego degli stewards, è applicata solo a metà.
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