Perchè sostengo Emma Bonino

Dalla Rassegna stampa

Emma Bonino rompe, come Nichi Vendola, lo stereotipo del candidato del centrosinistra moderato e ovvio, nonché il refrain delle ultime elezioni che ha imposto la ricerca dei consensi decisivi tra gli elettori di centro. Entrambi hanno la forza di contrastare l’idea che per battere la destra bisogna sostenere opinioni gradite agli apparati tradizionali del potere. Nelle scorse settimane ho fortemente creduto che il candidato dovesse essere scelto con le primarie. Si è perso troppo tempo. Penso che il Pd abbia commesso un errore grave. Le primarie non possono essere utilizzate solo per scegliere i segretari di partito ma hanno un valore maggiore se utilizzate per individuare le rappresentanze di governo. Anche il resto del centrosinistra del Lazio non ha avuto coraggio. Ha rinunciato, sbagliando, a far diventare le primarie un obiettivo irrinunciabile, come in Puglia. Ad ogni modo, oggi Emma Bonino è chiamata a guidare il centrosinistra nel Lazio. Una Regione che, insieme alla Puglia, risulterà strategica per gli equilibri nazionali. La Regione del debito di 10 miliardi lasciato da Storace, delle inchieste che hanno coinvolto direttori generali delle Asl e assessori di quella Giunta. Si tratta di una sfida politica ma anche di prospettiva, tra il progetto di rinnovamento intrapreso dal centrosinistra e il ritorno ad un passato pieno di ombre. Oggi Emma Bonino è di fatto il collante delle forze progressiste e ambientaliste. La sua è una candidatura autorevole in grado, più di altre, di favorire il dialogo tra tutti i soggetti politici della coalizione. è anche per questo che ho deciso di mettere da parte la mia candidatura alle primarie. Un’ipotesi che era stata avanzata da esponenti della società civile. Non nascondo che su alcune questioni le posizioni fra me e lei sono molto distanti. Su altre la sintonia è totale. Le battaglie ambientaliste ( fra cui il no al nucleare e l’impegno per le energie rinnovabili) e quelle sui diritti umani e civili, sono paradigmatiche per decidere da quale parte stare. Il Lazio non può essere lasciato a una destra che si fa rappresentare dall’immagine glamour della Polverini per nascondere la proposta stantia e profondamente conservatrice. Una destra che conta sul sostegno di Storace e Fazzone, esponente di punta della destra di Fondi, il comune per cui il Prefetto di Latina ha chiesto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Con Emma Bonino si può vincere ed evitare così un tragico ritorno al passato.

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