Perchè Emma può piacere ai cattolici

A differenza di alcuni esponenti cattolici del Pd, da cattolica non provo alcun disagio per la candidatura di Emma Bonino a Presidente della Regione Lazio. Come cattolica non mi sono sentita in contrasto con la mia fede quando ho sostenuto la battaglia per l`introduzione del divorzio o quando ho votato per difendere la legge che consentiva l`interruzione della gravidanza o la legge sulla fecondazione assistita. Alla base di quelle scelte c`erano, per quel che mi riguarda, motivazioni diverse da quelle utilizzate in qualche caso dai radicali. Per me, ad esempio, la legalizzazione dell`aborto ha costituito la possibilità di combattere l`aborto clandestino e alla fine di poter ridurre il ricorso all`aborto, più che l`affermarsi di un nuovo diritto di libertà. Per me tuttavia è essenziale affermare in ogni luogo e in ogni momento l`autonomia di valutazione di coloro che, impegnati in politica, devono scegliere ciò che, in coscienza, ritengono il bene comune raggiungibile. Altrimenti, quando si decide per tutti e per tutte, per un intero Paese e non si valuta laicamente, non si assumono posizioni "cattoliche", ma si rischiano posizioni illiberali. Ho imparato dalle idee e dalle battaglie condotte per tutta la sua vita da mio padre che la divisione non è tra laici e cattolici, ma tra democratici e integralisti e che esistono democratici e integralisti sia tra i laici che tra i cattolici. I credenti devono, se ne sono in grado, essere un lievito nella società, essere testimoni di visioni e comportamenti derivanti dalle loro scelte. Ma la testimonianza è forte se è libera e se sostiene e difende la libertà di tutti. Non esiste testimonianza senza libertà. Nessuno può sostenere che Emma Bonino sia mai venuta meno a questa impostazione. A sinistra c`è preoccupazione che la candidatura di Emma Bonino non rappresenti quel punto di sintesi necessario per costruire una coalizione che possa battere quella di centro-destra. Confesso che non mi è mai piaciuta l`idea che i candidati vincenti debbano essere incolori e insapori o quelli costruiti, come la Polverini, nei salotti televisivi. Non mi spaventano la storia, le battaglie, la forte caratterizzazione politica del candidato presidente se so che il punto di forza di una candidatura sta soprattutto nella capacità di costruzione di una coalizione e nella condivisione di un programma. Emma Bonino ha l`esperienza politica per capire che la sua possibilità di successo non sta semplicemente nella sua biografia, che pure è importante, ma nella sua capacità di stringere con chi la sostiene un patto politico-programmatico all`altezza dei problemi. Credo che «Sinistra, ecologia e libertà» debba cogliere questa occasione e, verificando le condizioni politiche e programmatiche, contribuire a costruire, nonostante le incertezze del Pd, un centrosinistra vincente anche per il peso significativo esercitato dalla sinistra.
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