Pentotal italiano non disponibile per boia americano

Dalla Rassegna stampa

Il Parlamento italiano ieri ha approvato la mozione della radicale Elisabetta Zamparutti, messa a punto per regolamentare l’esportazione di Pentotal negli Usa, dove viene utilizzato ormai quasi esclusivamente come ingrediente dei cocktail letali da iniettare nelle vene dei condannati a morte. La succursale italiana della multinazionale farmaceutica statunitense Hospira, nei primi 3 mesi del 2011 sarà in grado di esportare il Pentotal anche negli Usa. Grazie alla mozione, il farmaco, una volta arrivato a destinazione, però non dovrebbe essere venduto direttamente ai penitenziari. Da mesi, la scarsità di Pentotal nelle carceri americane, ha di fatto bloccato le esecuzioni, costringendo i governatori degli Stati dove vige la pena di morte, a una moratoria di fatto. Anche se, proprio qualche giorno fa, in un penitenziario si è ovviato alla mancanza di Pentotal, attraverso l’uso di un veleno per animali. Fermare il boia non è impresa facile. La pena di morte gode ancora del favore di molte nazioni. Fortunatamente però il fronte dei paesi contrari si sta ampliando, seppur a poco a poco.
 
 Nella nottata di lunedì, all’Onu infatti è stata approvata una risoluzione per il rinnovo della moratoria universale. È la terza. Ma questa volta hanno votato a favore della sospensione universale 109 paesi contro i 104 del 2007, quando ci fu l’ultima riunione dell’Assemblea generale per discutere della "morte di Stato", che trova in Cina i suoi più convinti sostenitori. Tra i paesi che l’altro ieri, per la prima volta, hanno votato a favore, Mongolia, Maldive e Kribati; il Guatemala, che aveva tenuto tutti con il fiato sospeso, ha riconfermato il suo voto. Si sono astenuti Nigeria, Thailandia, Comore e isole Salomone, che avevano in precedenza votato contro. Grande soddisfazione è stata registrata per il voto favorevole alla sospensione universale di Cambogia, Madagascar e Russia, che si sono espresse a favore, per la prima volta. Il numero dei no, complessivamente, si è ridotto: da 46 a 41. Risultato definito dalla comunità di Sant’Egidio, "straordinario".

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