Pdl, tre punti in meno

Dalla Rassegna stampa

In meno di due mesi il Pdl ha perso quasi 3 punti: è questo il dato più significativo di un sondaggio realizzato dalla Lorien Consulting per Il Fatto Quotidiano, tra il 19 e il 21 febbraio.
Il 28 dicembre scorso il 38,2% degli interpellati dichiarava l'intenzione di votare il Pdl. Il 12 febbraio si scende al 35,7%. Dato che appare lo stesso del 22, quando per il Pdl dichiarano di voler votare il 35,5% degli interpellati. Si tratta in realtà di spostamenti che in buona parte avvengono all'interno dello schieramento di centrodestra: per la Lega nord, il 28 dicembre dichiarava di voler votare il 9,2% degli interpellati, il 12 febbraio il 10,6 per cento, il 22 dello stesso mese il 10,8.
Sta di fatto che Pdl e Lega insieme perdono quasi un punto: erano al 47,4% il 28 dicembre e al 46,3% il 12 febbraio (dato che si mantiene anche il 22 febbraio). In mezzo, cc'è stato l'esplodere
del "sistema gelatinoso" di Bertolaso & co.
Il punto perso dalla maggioranza è stato guadagnato dall'opposizione: per Pd e Idv insieme dichiarano la loro intenzione di voto il 35,2% degli interpellati lo scorso 28 dicembre, il 12 febbraio sono invece il 35,4% e il 36,1%i! 22. Da notare che sale il Pd (al 28,1% il 28 dicembre e anche il 12 febbraio, al 29,1 % il 22), mentre l'Idv nel complesso perde, passando dal 7,1 di dicembre al 7,3% del 12 febbraio. Il 22 arriva addirittura al 6,7 per cento. Un dato che rispetta una tendenza "classica": in prossimità delle elezioni tendono a guadagnare i partiti che si rappresentano come l'opposizione più stabile e più radicata (tendenza dimostrata anche dalla crescita della Lega, che è molto presente sul territorio).
Facendo un confronto con le precedenti tornate elettorali, si vede che rispetto alle Politiche
del 2008, il centrodestra perde mezzo punto (aveva il 46,8 per cento, divisi tra il 37,39 per cento del Pdl, l'8,3 della della Lega e l'1,1 per cento dell`Mpa), mentre rispetto alle Europee ne guadagna quasi uno (aveva il 45,5%, diviso tra il 35,3% del Pd! e il 10,2 per cento della Lega).
Il Pd e l'Idv sono in crescita netta rispetto alle Europee, quando avevano il 33,1% (il 26,1 per cento del Pd più l'8% dell'Idv), mentre perdono un punto e mezzo, rispetto alle Politiche del 2008: i voti ricevuti furono il 37,55% (il 33, 17% più il 4, 37%).
Da notare che in 2 mesi perde quasi un punto anche l'Udc: dal 6,9% del 28 dicembre al 6 dello scorso 22 febbraio. Se il quadro generale delle intenzioni di voto tutto sommato subisce delle piccole variazioni, negli ultimi 2 mesi quella che si è sostanzialmente modificata è la base dei votanti: era il 60,2% il 28 dicembre, il 65,3% il 12 febbraio e il 74,5% il 22. Più ci si avvicina alle elezioni, più aumentano i cittadini che dichiarano di aver intenzione di andare a votare.
Ultimo dato interessante da notare è che facendo la somma di tutte le opposizioni, a livello di consenso, queste superano la maggioranza: 50,6 per cento (il 36,1 per cento di Pd e Idv, il 2,2 di Prc e Pdci, il 3,6 di Sinistra e Libertà, l' 1,6 per cento di Alleanza per l'Italia e l'1,1 per cento dei Radicali) contro 47,7 (il 46,3 per cento di Pdl e Lega più l'1,4 de La Destra con l'Mpa).
A contare, comunque, alla fine saranno gli indecisi: in questo momento circa un 25 per cento, che rappresenta la base più emozionale del consenso, quella che tende a decidere sul momento.

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