Pdl, slitta l'investitura della Polverini

Dalla Rassegna stampa

Doveva essere il giorno della Polverini. Nel senso che la Consulta del Pdl già ieri avrebbe potuto rendere ufficiale il nome della sfidante alle elezioni regionali del prossimo 28 e29 marzo 2010. II vertice c`è stato ma l`investitura è slittata. Il nodo del Lazio non è infatti scindibile dalle trattative in corso perle altre regioni: verrà sciolto insieme a tutti gli altri nel vertice in programma tra Berlusconi, Fini e Bossi. La candidatura della sindacalista Ugl rischia di rimanere ancora a bagno anche se resta comunque solida. E benedetta da Gianfranco Fini e dal sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro. L`unica alternativa a questo punto rimarrebbe Andrea Augello (An). Che però esclude di coltivare ambizioni da governatore, e anzi, quasi a sviare i sospetti, aggiunge «che in tutti i sondaggi le "candidature femminili" raccolgono 6/7 punti in più». Il plurale si riferisce all`altra candidatura gradita da Berlusconi. quella dell`imprenditrice Luisa Todini. Il vertice di ieri in via dell`Umiltà è comunque servito a stabilire un percorso. Per dirla con le parole di Alemanno «a delineare come e quando arrivare alla scelta del candidato». «Mi auguro - ha espresso la sua opinione il sindaco-che sia un percorso veloce e coinvolgente. Perché prima della decisione del candidato bisogna sentire tutti i possibili alleati del centrodestra a cominciare dall`Udc». Ecco il punto da cui non si prescinde: l`Udc. Il 21 e 22 novembre ci saranno gli stati generali con Cesa e Casini e già da lì dovrebbe arrivare un`indicazione. Anche se, parola del segretario regionale del Lazio Luciano Ciocchetti, la priorità «adesso è quella di stilare un programma. cosa che né Pd né Pdl stanno facendo». Francesco Rutelli che esce dal Pd e si avvicina all`Udc potrebbe costringere il partito di Casini nel Lazio a rivedere tutto. Da qui l`avvertimento di .Alemanno: «Bisogna creare una coalizione ampia e contestualmente lavorare sui programmi: ci sono dei nodi da sciogliere sulla Regione ereditati dal passato, che devono preludere a scelte politiche da compiere. Mi auguro che il candidato alle regionali sia scelto entro 15 giorni». Il sindaco non ha cambiato idea. La Polverini per lui rimane in pole position. Ma è innegabile che con Augello, a parte qualche incomprensione, ha diviso tante battaglie, c`è una storia comune. «Però dobbiamo scegliere e fare in fretta - incalza Donato Robilotta, consigliere regionale pdl che di campagne elettorali ne ha già vissuta parecchie - non possiamo disperdere il vantaggio che abbiamo». Un peso lo avrà la scelta che si farà in Campania e il colore di chi tra Cosentino e Bocchino occuperà la casella ancora libera. E veniamo al centrosinistra. La fase di stasi è fisiologica. Esaurita la girandola di nomi, restano sul terreno i soliti. Gasbarra, pronto a incassare il sostegno di D`Alema, è un metro avanti a tutti. Cioè: Rosy Bindi, Zingaretti. Marino, Melandri, Moridello e Gentiloni. Ci sarebbe poi la radicale Emma Bonino che piace a molti, a prescindere dalle possibilità di vittoria. Bersani però, favorevole alle primarie di coalizione, avrebbe già storto la bocca. Fermo restando che dopo lo scandalo trans che ha travolto Piero Marrazzo chiunque sia il candidato dovrà avere un profilo cristallino. L`inchiesta non è finita.

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