Pdl contro la Questura: "Assurdi i numeri sulla gente in piazza"

Silvio Berlusconi evita di entrare nella disputa sul numero dei partecipanti ai cortei di sabato. «In queste manifestazioni - scandisce - sono convinto che tutti diano dati che fa comodo dare. Io non ho accennato e non voglio accennare ai numeri. Vi posso dire solo che mi sono emozionato e che ero commosso».
Sabato pomeriggio dal palco di piazza San Giovanni in Laterano, però, il triunviro del Pdl Denis Verdini aveva detto che c'era oltre un milione di persone, cifra confermata ieri dal suo entourage. Ma la Questura di Roma, a kermesse conclusa, aveva diffuso, invece, una stima ridotta, indicando in circa 15o mila le persone presenti.
Quel numero, giudicato al di sotto della realtà, aveva subito innescato una durissima polemica da parte di Maurizio Gasparri. E la disputa non accenna a placarsi nonostante il tono distaccato usato da Berlusconi per entrare in argomento.
A rinfocolarla è Fabrizio Cicchitto. «Siamo francamente stupefatti da ciò che ha affermato la Questura di Roma a proposito del numero di presenze alla manifestazione di piazza San Giovanni. Quando la piazza è strapiena, il numero dei presenti è molto più vicino alla cifra affermata da Verdini che a quella indicata dalla Questura, che dando il numero di 150 mila ha perso credibilità. Insomma ricaviamo l`impressione che alla Questura di Roma c'è qualcosa che non funziona». Alla sua si aggiunge, di nuovo, la voce di Gasparri: «Confermiamo pesanti riserve sul comportamento del questore, peraltro deludente su tutti i fronti». Ferma le reazioni delle opposizioni. Roberto (Udc) Rao denuncia che «la polemica contro la Questura è ridicola»
mentre Emanuele Fiano (Pd) esorta il ministro dell'Interno Maroni a «intervenire per difendere la professionalità della Questura di Roma, violentemente e volgarmente attaccata da Gasparri e Cicchitto».
Ma anche nel Pdl c'è chi dissente, per esempio Carlo Giovanardi. «Se in una settimana - fa notare - il Pdl riesce a organizzare una manifestazione facendosi certificare dalla Questura 15o mila partecipanti è un grande risultato di cui essere davvero entusiasti». A sostegno di questa sua opinione rileva che «per sfilare in 9o mila gli alpini impiegano tre mesi per preparare la loro manifestazione nazionale». Anche un triunviro del Pdl come Ignazio La Russa prende le distanze: «Io sono convinto che fossimo di più di 15o mila, ma ammesso che il dato fosse vero e tenendo conto che il responsabile dell'ordine pubblico è il ministro Maroni che non è del Pdl, beh noi eravamo molti ma molti di più dei manifestanti dell'opposizione in piazza». Mario Valducci, presidente dei Club della libertà, cambia discorso e sottolinea che «la guerra dei numeri lanciata dalla sinistra è l'ennesima occasione persa per tacere, è un modo subdolo per distogliere l'attenzione dal flop delle loro manifestazioni».
In questo vortice di dichiarazioni si inserisce Umberto Bossi. La manifestazione di sabato, dice, «è andata bene, c'era abbastanza gente ma era tutta di Berlusconi. La Lega non si era impegnata a inviare gente perché avevamo un accordo». Ed ecco il punto se Pdl e Lega, aggiunge, «avessero voluto mandare tanti uomini non sarebbero bastate tutte piazze di Roma a tenerli, io ne ho tenuti in disparte qualcosa come una decina di milioni».
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