Il Pd: mai più alle urne con il Porcellum

Tutti a parole continuano a dire che è necessario approvare una nuova legge elettorale prima delle prossime politiche, ma l'accordo tra i partiti sembra ancora in alto mare. Ieri è stata la volta delle reciproche accuse. Da una parte il pd Dario Franceschini: «Siamo in aprile e, per quanto riguarda le riforme, temo che il percorso che il Pdl stia perseguendo sia trascinare tutti in una soluzione indistinta. Allora occorre andare avanti anche con la sola legge elettorale perché non ci possiamo permettere di andare a votare con il Porcellum». Dall'altra il pdl Fabrizio Cicchitto: «Non è affatto vero: il nostro partito è impegnato a realizzare una nuova legge come dimostra il fatto che abbiamo a suo tempo iniziato un giro di incontri con tutti gli altri gruppi parlamentari proprio sui temi della riforma costituzionale e del sistema elettorale. Non vorrei che, così facendo, sia proprio il Pd a voler mantenere le attuali regole del gioco». Anche i leader dell'Udc lanciano l'allarme: «Se resta in vigore il Porcellum è gravissimo. Ma se la nuova legge elettorale non ci sarà si dovrà sapere di chi è la responsabilità, chi ha bloccato la riforma». Denunciano i radicali: «Sulla legge elettorale ancora una volta i cosiddetti "partiti maggiori" si muovono seguendo il modello "cosa nostra", pensando che sia questione riservata alle loro segreterie e ai baratti di regime».
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