Pd: firme false per Formigoni Vogliamo gli atti

Il Partito democratico chiederà di poter accedere agli atti processuali relativi alla vicenda delle firme a sostegno della candidatura di Roberto Formigoni alle scorse regionali. A dare l'annuncio è il segretario lombardo del Pd, Maurizio Martina, dopo la confessione di Sara Giudice - la consigliera di zona del Pdl diventata famosa per aver organizzato una petizione contro Nicole Minetti - che sabato aveva dichiarato al pm Alfredo Robledo che la sua firma a sostegno del listino di Formigoni era stata falsificata. Attacca anche Filippo Penati, lo sfidante di Formigoni alle scorse regionali: «Qui siamo ben al di là della verifica degli aspetti normativi e del conteggio formale delle firme. C'è un fatto ben più grave: si è carpita la buona fede degli elettori. In gioco c'è la credibilità di un' istituzione. Chiedo che in proposito si faccia al più presto chiarezza per il rispetto degli elettori e per il decoro dell'istituzione Regione Lombardia». La replica è affidata al capogruppo del Pdl al Pirellone, Paolo Valentini: «Un'ennesima prova di subalternità del Pd che sceglie ora di consegnarsi nelle mani dei Radicali. Ricordiamo ai "compagni" Penati e Martina che la magistratura finora si è pronunciata quattro volte sul ricorso dei radicali e ha sempre dato ragione al Pdl. E ricordiamo le gravissime irregolarità nelle firme raccolte dal Pd a sostegno della candidatura di Penati l'anno scorso».
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