Paura di Tremonti

Test. Silvio Berlusconi assicura che non ci saranno elezioni anticipate. Il Partito democratico chiede un governo di transizione in caso di crisi proprio per evitare il ricorso alle urne. Ma nessuno, o quasi, crede in quel che dice. E tutti si stanno preparando al voto. I possibili candidati premier del centrosinistra vengono testati da entrambe le parti. I più accreditati, quelli cioè che sembrano ottenere il maggior numero di consensi, sono due: il presidente della regione Puglia Nichi Vendola e il sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Gli altri, dal segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani all'ex leader pd Walter Veltroni, sono molto molto indietro. Timori. I big del Partito democratico sono preoccupati. Molto preoccupati. Si sono messi in testa che nell'eventualità di un voto anticipato alla fine della festa il centrodestra possa mettere in capo come candidato premier il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Proprio quel Tremonti con cui vorrebbero fare un governo di transizione, per spodestare Silvio Berlusconi. Non si sa perché i dirigenti del Pd nutrano questi sospetti e timori, certo è, comunque, che tutto ciò fornisce una fotografia eloquente dello stato in cui versa il maggior partito d'opposizione. Confusione. Lo stato maggiore del Partito democratico sta meditando di non tenere le primarie in caso di elezioni anticipate. I leader del Pd, infatti, temono che nelle consultazioni Bersani finirebbe per essere schiacciato dagli altri candidati. Non solo, temono anche il moltiplicarsi incontrollato delle candidature: da Nichi Vendola a Sergio Chiamparino, passando per Emma Bonino, Pippo Civati e Matteo Renzi. Dinieghi. Uno degli imprenditori che sostiene la candidatura di Sergio Chiamparino a leader del centrosinistra ha avuto un abboccamento con Nichi Vendola, per sapere se fosse disponibile a convogliare i suoi voti sul sindaco di Torino. Ma il presidente della regione Puglia ha risposto di no e ha spiegato che intende giocarsi questa partita in proprio. Tentazioni. L'area cattolica del Partito democratico, quella degli ex popolari per intendersi, è tentata di uscire dal Pd e federarsi con l'Udc. Ancora non c'è niente di concreto, solo piccoli e discreti movimenti...
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