Partito radicale a congresso Sfida con il Pd

«Potrei fare anch’io l’elenco delle "pratiche radicali" contro il Pd». Così ha esordito Rosy Bindi intervenendo al IX congresso dei radicali italiani, replicando alle critiche per nulla vellutate rivolte poco prima da Mario Staderini al partner democratico in Parlamento. Ma subito dopo la presidente del Pd ha chiuso ogni possibile polemica insistendo sull’analisi della «parte buona» del rapporto con i radicali a partire dalla quasi comune idea di riforma elettorale: collegio uninominale a doppio turno, legge indispensabile per salvare insieme la «forma parlamentare della nostra democrazia».
E così, già dal primo giorno, al congresso radicale, che si svolge a Chianciano Terme e durerà fino al primo novembre, si discute del piatto forte dell’assise e cioè il rapporto con il Pd. Con il segretario radicale, Mario Staderini, che parla, appunto, di «pratiche antiradicali», che sarebbero state messe in atto da parte del partito di Bersani: «C’è un rischio di rottura - ha denunciato Il nostro ruolo non viene riconosciuto».
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