Parlamento unito nei rimborsi elettorali

Dalla Rassegna stampa

 

Sono stati approvati alla chetichella prima della pausa estiva quattro decreti a firma dei presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, che assegnano 286 milioni di euro di rimborsi elettorali ai partiti politici. Ogni anno si cumulano i contributi relativi a diverse tornate elettorali: regionali, europee, rinnovo della Camera e del Senato. Un meccanismo che fa incassare soldi anche a formazioni politiche ormai scomparse: la Rosa nel Pugno (Radicali più Sdi), per esempio, continua a percepire 1,2 milioni di rimborsi annui per le elezioni dell'aprile 2006 alla Camera. Premiate anche le liste scese in campo nella sola circoscrizione estero: Associazioni italiane in Sud America sono stati appena attribuiti quasi 200 mila euro (quota annua) per le tornate 2006 e 2008 alla Camera e al Senato. Passano alla cassa anche il Movimento associativo degli Italiani all'Estero (100 mila) e Per l'Italia nel mondo con Mirko Tremaglia (71 mila). La Lista Consumatori ha avuto dal Senato più di 400 mila euro negli ultimi cinque anni per un'apparizione alla consultazione del 2006. Soldi pubblici anche alle cosiddette liste civetta: i Verdi Verdi presenti alle ultime elezioni regionali avranno rimborsi alle per oltre 300 mila euro complessivi. Per le europee del 2009 sono solo sei i partiti che hanno portato loro candidati a Strasburgo e si dividono i relativi 46,5 milioni: 18,979 al Pdl, 14 al Pd, 5,5 alla Lega Nord, 4,3 per l'Idv-Lista Di Pietro, 3,5 per l'Udc e 252 mila al Sudtiroler Volkspartei. La maxitorta dei rimborsi viene assegnata per tutta la durata della legislatura anche in caso di elezioni anticipate. Di questo si dovrà tener conto in casa Pdl anche alla luce della scrittura privata del 27 febbraio del 2008 tra il leader di Alleanza nazionale Gianfranco Fini e quello di Forza Italia Silvio Berlusconi. Documento con cui i due partiti si sono divisi la torta dei contributi: 25% ad An, pari a 41,3 milioni di euro, e 75% a Fi per un totale superiore ai 123 milioni, che sarà erogato anno per anno. Della scrittura privata Fini-Berlusconi si fa cenno nel bilancio di Alleanza nazionale al 31 dicembre 2008. Tra le righe dello stesso rendiconto spunta anche il valore della plusvalenza incassata da An per la cessione dell'appartamento a Montecarlo, che il partito aveva con l'eredità Colleoni e poi finito a Giancarlo Tulliani. Il guadagno fatto da An sulla «dismissione di un residuo cespite immobiliare del lascito Colleoni» è stato di appena 67 mila 445 euro.

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