La "Papessa" di Canterbury

Dalla Rassegna stampa

 Vent'anni fa la Chiesa Anglicana approvò l'ordinazione a sacerdote delle donne. Oggi ce ne sono più di mille, che dicono messa, amministrano sacramenti e governano parrocchie. Molte sono sposate e hanno figli, così come del resto i loro colleghi sacerdoti di sesso maschile. Questa settimana la chiesa d'Inghilterra potrebbe approvare un passo storicamente ancora più importante: l'ordinazione delle donne a vescovo. Il Sinodo generale si riunisce per tre giorni. Le previsioni sono di un "sì" di misura. Vi sono resistenze da parte dei tradizionalisti. In caso di approvazione ci sarà una fuga ulteriore di sacerdoti e fedeli tra le braccia della chiesa cattolica. Ma gli anglicani sembrano determinati ad andare avanti, nel riconoscimento della parità dei sessi e di un mondo cambiato. Hanno rischiato di spaccarsi sulla questione dei matrimoni gay, che per ora non è passata (ma il premier Cameron vuole approvarli con rito civile). Se diranno sì all'episcopato femminile, un giorno futuro potrebbero avere un arcivescovo di Canterbury donna: la prima "papessa". E pensare che è nato tutto da un re che voleva cambiar moglie.

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