Pannella va da solo «Via Silvio e la sinistra di regime»

«Rivoluzione liberale. Con Berlusconi tutti via, anche la sinistra di regime»: è lo slogan politico, che si presta a più letture, del trentanovesimo congresso del partito radicale nonviolento transnazionale e transpartito riunito a Chianciano. È la prima volta, dopo una latitanza di nove anni dovuta a difficoltà economiche e organizzative. Un appuntamento ghiotto per i giornalisti, dopo i due incontri di Marco Pannella con il premier e la conseguente ipotesi di un appoggio al governo di sei deputati radicali. Ma nessun accenno nel corso del discorso inaugurale del congresso.
L'intervento di Pannella è stato preceduto dalla canzone di Vasco Rossi (iscritto radicale da 27 anni) «Eh già»: «Eh già - è un passaggio del brano sembrava la fine del mondo ma sono ancora qua. Ci vuole abilità», una sorta di inno alla capacità di sopravvivenza dei radicali. Pannella ha parlato dei 'suoi' temi, ma nelle due ore oratorie non si è dedicato alla politica italiana. Parlerà ancora con il premier? «Certamente, ma dei temi che a noi stanno a cuore». E farà il sottosegretario nel governo Berlusconi?: «Questa è una loro minestra riscaldata che noi non vogliamo mangiare».
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