Pannella sceglie i fucilati di Goya per i suoi radicali

Dalla Rassegna stampa

Un quadro di Goya per la tessera dei Radicali italiani, insieme a una frase di Gandhi. «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci». È la frase del pacifista indiano che il partito di via di Torre Argentina ha deciso di riportare sul documento radicale di quest'anno, assieme alla celebre opera di Francisco Goya intitolata «Le fucilazioni del 3 maggio 1808».

In questo modo i fedelissimi di Marco Pannella intendono comunicare, con una combinazione di immagini e parole forte e non scontata, la gravità della situazione in cui i militanti della libertà, del diritto e della nonviolenza si trovano quotidianamente a scontrarsi. E anche la necessità di non arrendersi, di non perdere mai la speranza, di proseguire le loro lotte, di potere cambiare le cose, cambiare la vita delle persone.

Un'iniziativa davvero singolare, nello stile radicale. Tanto da comunicare anche, fin nei dettagli, le cifre degli iscritti: negli ultimi tre anni le iscrizioni e i contributi dei militanti sono state le uniche entrate, per di più senza contrarre nuovi debiti.

Allo scorso 14 maggio i Radicali italiani contavano 847 iscritti (-134) e 261 contribuenti (+58) per un totale di 126.965,06 euro raccolti (-16.422,11). E nelle casse del movimento sono rimasti 15.917,24 euro, somma che viene ritenuta utile per andare avanti un mese. Per questo l'ultimo comitato nazionale di Radicali italiani ha fissato l'obiettivo del raddoppio degli iscritti, o di una raccolta straordinaria di autofinanziamento di ammontare almeno equivalente, entro il 15 giugno. Gli amanti delle opere di Goya sono avvisati.

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