Paesi e buoi

Proprio ieri erano 60 anni dalla morte di Benedetto Croce. Fra le tante cose da lui scritte, una molto attuale: «L’ideale che canta nell’anima di tutti gl’imbecilli è quello d’una sorta d’areopago, composto di onest’uomini, ai quali dovrebbero affidarsi gli affari del proprio paese. Entrerebbero
in quel consesso chimici, fisici, poeti, matematici, medici, padri di famiglia e via dicendo,
che avrebbero tutti per fondamentali requisiti la bontà delle intenzioni e il personale disinteresse». Naturalmente, esclusi i presenti.
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