Ore 20 e non va tutto bene

Dalla Rassegna stampa

Terra chiude presto, per motivi economici. E al momento della chiusura ci sono due partite ancora aperte, fondamentali per la valutazione di questa tornata elettorale: il Piemonte e il Lazio. Talmente in bilico che non vale neanche la pena prendersi il rischio di azzardare una previsione.
Le ultime proiezioni a nostra disposizione indicano un leggero vantaggio per la destra in Piemonte, confermando quello che i sondaggi indicavano nelle ultime ore. Ma il risultato assolutamente in bilico è il Lazio. La più importante, la più simbolica delle battaglie. Quindi, sono molti i "se" che dovremo usare.
Scaramanticamente scegliamo il più negativo degli scenari possibili. Se dobbiamo rettificare domani, meglio farlo con una buona notizia.
Se il Piemonte è andato davvero a Cota una prima conclusione possiamo avanzarla: è andata piuttosto male. Non sono bastati gli scandali della protezione civile con coristi e massaggi annessi. Non è bastato neanche lo svelamento dell’intreccio ‘ndrangheta, aziende della telefonia e rete della destra nostrana con senatori/deputati esteri.
E non è bastata l’inchiesta di Trani a raccontare le pressioni di Berlusconi per neutralizzare le trasmissioni scomode. Nonostante la valanga di cattiva pubblicità Berlusconi l’ha fatto ancora: si è caricato tutto sulle spalle e, ammaccato com’era, ha trasformato le elezioni in un referendum su se stesso. Che ha vinto.
Intanto perchè il nord ricco ormai passa saldamente in mano al centrodestra. Un centrodestra che si tinge non del verde ambientalista, ma di quello acido, egoista e xenofobo della Lega nord. Dal Piemonte al Friuli, passando per Milano e il ricco Veneto l’egemonia ormai è completa. Ma le cattive notizie arrivano anche dal sud. Campania e Calabria passano a destra. In Campania finisce Bassolino e il bassolinismo.
In Calabria il debolissimo Loiero soccombe, e con lui quel centrosinistra che non ha saputo osare liberandosi di un governatore così palesemente inefficace. La buona notizia del sud viene dalla Puglia, dove per gli indubitabili meriti di Vendola, complice l’harakiri politico della destra divisa, resiste la bandiera del centrosinistra.
Sul Lazio non ci resta che astenerci e tenere le dita incrociate. La rimonta della Polverini ha davvero dell’incredibile. Ma noi ci speriamo ancora. Forza Emma.

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