Ora si rispettino le regole

Finalmente sono arrivati. Dopo 15 votazioni Leonardo Salvemini, Paolo Giuggioli e Ada Lucia De Cesaris sono stati eletti per pronunciarsi nelle vesti di Garanti del Comune di Milano sull’ammissibilità e la regolarità di cinque referendum consultivi milanesi su traffico e ambiente. A deciderlo è stato il Consiglio comunale, che nei giorni scorsi a causa dei continui rinvii aveva scatenato la rabbia dei proponenti e di molte forze del centrosinistra che avevano denunciato l’ostruzionismo del sindaco Letizia Moratti contro la volontà popolare dei milanesi.
I promotori dei referendum per l’ambiente e la qualità della vita a Milano Edoardo Croci, Marco Cappato e Enrico Fedrighini, rispettivamente presidente, segretario e portavoce del Comitato promotore, esprimono la propria soddisfazione per l’elezione del Collegio dei garanti. «Il processo formale che porta al voto può ora andare avanti senza intoppi - hanno dichiarato i promotori del referendum -. Le proposte referendarie sono la soluzione per una trasformazione urbana sostenibile. L’attuale emergenza smog ne dimostra ancora di più la necessità». Se il Collegio dei Garanti valuterà positivamente l’ammissibilità dei referendum, le votazioni si dovranno tenere tra i 30 e i 70 giorni dalla verifica, con una possibile sospensiva dei termini pari a 16 giorni nel periodo di Pasqua. La data del voto, che per legge non potrà coincidere con le elezioni amministrative, non dovrà quindi andare oltre il 15 maggio. «Se riguardo all’ammissibilità dei referendum non ci saranno sorprese - ha dichiarato a Terra Marco Cappato - nella fase successiva sarà importantissimo vigilare per far sì che le regole siano rispettate e che i referendum siano convocati nei termini previsti. Allora avremo raggiunto l’importante risultato di aver imposto all’agenda politica un tema rilevante come quello ambientale». E aggiunge: «I referendum hanno la caratteristica di non appartenere ai partiti politici. Per questo la campagna per l’informazione dei cittadini sarà trasversale e anche il Comune in questo senso avrà dei doveri». Intanto la Moratti, che ha incassato il pieno supporto di Berlusconi per la sua candidatura, procede verso l’approvazione del Piano di governo Territoriale senza l’approvazione bipartisan a cui aveva puntato. Il centrosinistra, infatti, vorrebbe un esame puntuale di tutte le 4765 osservazioni presentate (solo 349 quelle accolte dal centrodestra). Nei giorni scorsi anche Legambiente, Arci e Acli hanno presentato le proprie obiezioni al Piano. «Un Pgt che "chiama troppo cemento", con "un polo Expo insostenibile" e previsioni effettive di housing sociale "insufficienti"». Queste le osservazioni più dure. Per Legambiente l’altissima densità di edifici in alcune zone «è davvero troppo per un Pgt che l’assessore ha annunciato "a consumo di suolo zero"».
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