Opposizione all'attacco sulla buonauscita di Santoro

Dalla Rassegna stampa

 

L’uscita dalla Rai di Michele Santoro e la chiusura di Annozero suscitano ancora un vespaio di polemiche tra i partiti come tra i social network come Facebook. Prevalgono, in entrambi ì casi, le critiche all’intesa. Quest’ultima, per il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini «è un vero scandalo e il silenzio che lo circonda, a sinistra come a destra, è ancora più inquietante».
Non è un silenzio compatto, per la verità. Secondo il capogruppo dell’Italia dei Valori, Massimo Donadi, «i vertici della Rai gettano denaro pubblico al solo scopo di stare tranquilli, sostituendo Santoro con un giornalista più rispettoso degli ordini di scuderia: questo risponde solo agli interessi politici dell’attuale maggioranza». Per il radicale Marco Beltrandi «a pagare siamo tutti noi, contribuenti, abbonati». Giorgio Merlo (Pd) parla di «pagina buia e triste per la credibilità dell’azienda». Il presidente della commissione di Vigilanza, Sergio Zavoli, pensa che «non tutti i giornalisti rimarranno felici e contenti di vedere uno come loro, che certo non considerano il più bravo in assoluto, chiudere la sua partita con l’azienda».
Quanto a Santoro, il giornalista conferma di «non avere intenzione di fare un altro anno così», ma «di voler sperimentare nuove strade e nuovi linguaggi». In ogni caso, quella che si chiuderà il 10 giugno «è stata una stagione televisiva caratterizzata da risultati straordinari». Non per tutti, forse.

© 2010 Il Sole 24Ore. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK