Opposizione all'attacco: Montino contesta la regolarità della seduta

Angelo Bonelli (Verdi), Esterino Montino (Pd) e Vincenzo Maruccio (ldv) hanno preso subito la parola per contestare la prima fase di elezione del nuovo presidente del consiglio regionale e si è capito che l’opposizione non farà sconti alla maggioranza e alla giunta Polverini. Montino, in particolare, ha messo in discussione la regolarità della seduta: perché, secondo lui, c’è incompatibilità per Claudio Fazzone, che per due ore ieri è stato presidente del Consiglio regionale pur essendo senatore. Dovrà scegliere fra il senato e il consiglio regionale. Ancora non l’ha fatto.
Altro caso, sollevato da tutto il centrosinistra: «Ci sono tre consiglieri regionali che per prudenza non dovrebbero votare. Siamo convinti che il Tar, il 10 giugno, accoglierà il ricorso contro la proclamazione di 3 consiglieri di troppo».
C’è poi un giudizio politico sul lungo discorso di Renata Polverini. Lei ha parlato molto dei conti ereditati, le ha risposto Luigi Nieri, Sinistre Ecologia e Libertà, assessore al Bilancio uscente: «Il primo intervento
della presidente Polverini conferma la nostra prima impressione: profilo basso e idee molto confuse. Parla più alla sua maggioranza che ai cittadini della Regione, senza una prospettiva di governo. Siamo di fronte a un esecutivo con molti assessori a tempo determinato, con le contrattazioni ancora aperte a un mese e mezzo dalle elezioni regionali. Vogliamo ricordare a Renata Polverini che la differenza tra oggi e il 2005 è che oggi il Presidente della Regione Lazio, rispetto a quanto avvenuto cinque anni fa, è in grado di fare questo tipo di considerazioni perché ha a disposizione tutti gli strumenti e le relazioni necessarie per conoscere lo stato dei conti. l dati presentati da Renata Polverini sono frutto del progetto trasparenza avviato nel 2005 con la scoperta dei 10 miliardi di euro di debito. Mi preme sottolineare inoltre che gli 850 milioni di curo di mutui esistenti sono il frutto di debiti contratti dalla precedente Giunta di centrodestra. La presidente Polverini, che si è inoltre meravigliata del disavanzo molto elevato, deve sapere che su questo aspetto ha influito la decisione del Governo, tramite Cassa Depositi e Prestiti, di negare alla Regione Lazio mutui nel 2007 e nel 2009».
Esterino Montino ieri se la rideva sotto la barba dopo avere visto la maggioranza perdere qualche pezzettino - almeno cinque voti - nel corso della votazione del presidente del consiglio regionale: «Si comincia malissimo. Il discorso della Polverini mi è sembrato ancora da campagna elettorale. Oggi siamo di fronte a un centrodestra molto litigioso, non affidabile: persino la giunta ancora non è stata conclusa, e non perché mancano alcuni assessori Udc ma perché per farli entrare ci sarà bisogno di un rimpasto alimentando lo scontro. Le prime mosse sotto l’aspetto politico sono state una carneficina.
E poi c’è la sovranità limitata del Lazio: la Polverini ha annunciato che c’era l’accordo con l’Udc uscendo da palazzo Grazioli, perché la campagna elettorale l’ha vinta Berlusconi ed è lui oggi l’azionista di maggioranza assoluta che condiziona tutte le scelte del Lazio».
Ieri è stata anche presentata la prima interrogazione proprio sul delicato tema della sanità, firmata dai Radicali Rossodivita e Berardo. Riguarda la nomina della Polverini da parte del Governo come commissario ad acta per la Sanità: «Perché non è stata data pubblicità a questa provvedimento? Ed è vero che entro il 30 giugno bisognerà presentare il piano di riordino della rete ospedaliera che dovrebbe
prevedere un taglio di 2000 posti letto di riabilitazione, lungodegenza e acuti?».
Altro caso, sollevato da tutto il centrosinistra: «Ci sono tre consiglieri regionali che per prudenza non dovrebbero votare. Siamo convinti che il Tar, il 10 giugno, accoglierà il ricorso contro la proclamazione di 3 consiglieri di troppo».
C’è poi un giudizio politico sul lungo discorso di Renata Polverini. Lei ha parlato molto dei conti ereditati, le ha risposto Luigi Nieri, Sinistre Ecologia e Libertà, assessore al Bilancio uscente: «Il primo intervento
della presidente Polverini conferma la nostra prima impressione: profilo basso e idee molto confuse. Parla più alla sua maggioranza che ai cittadini della Regione, senza una prospettiva di governo. Siamo di fronte a un esecutivo con molti assessori a tempo determinato, con le contrattazioni ancora aperte a un mese e mezzo dalle elezioni regionali. Vogliamo ricordare a Renata Polverini che la differenza tra oggi e il 2005 è che oggi il Presidente della Regione Lazio, rispetto a quanto avvenuto cinque anni fa, è in grado di fare questo tipo di considerazioni perché ha a disposizione tutti gli strumenti e le relazioni necessarie per conoscere lo stato dei conti. l dati presentati da Renata Polverini sono frutto del progetto trasparenza avviato nel 2005 con la scoperta dei 10 miliardi di euro di debito. Mi preme sottolineare inoltre che gli 850 milioni di curo di mutui esistenti sono il frutto di debiti contratti dalla precedente Giunta di centrodestra. La presidente Polverini, che si è inoltre meravigliata del disavanzo molto elevato, deve sapere che su questo aspetto ha influito la decisione del Governo, tramite Cassa Depositi e Prestiti, di negare alla Regione Lazio mutui nel 2007 e nel 2009».
Esterino Montino ieri se la rideva sotto la barba dopo avere visto la maggioranza perdere qualche pezzettino - almeno cinque voti - nel corso della votazione del presidente del consiglio regionale: «Si comincia malissimo. Il discorso della Polverini mi è sembrato ancora da campagna elettorale. Oggi siamo di fronte a un centrodestra molto litigioso, non affidabile: persino la giunta ancora non è stata conclusa, e non perché mancano alcuni assessori Udc ma perché per farli entrare ci sarà bisogno di un rimpasto alimentando lo scontro. Le prime mosse sotto l’aspetto politico sono state una carneficina.
E poi c’è la sovranità limitata del Lazio: la Polverini ha annunciato che c’era l’accordo con l’Udc uscendo da palazzo Grazioli, perché la campagna elettorale l’ha vinta Berlusconi ed è lui oggi l’azionista di maggioranza assoluta che condiziona tutte le scelte del Lazio».
Ieri è stata anche presentata la prima interrogazione proprio sul delicato tema della sanità, firmata dai Radicali Rossodivita e Berardo. Riguarda la nomina della Polverini da parte del Governo come commissario ad acta per la Sanità: «Perché non è stata data pubblicità a questa provvedimento? Ed è vero che entro il 30 giugno bisognerà presentare il piano di riordino della rete ospedaliera che dovrebbe
prevedere un taglio di 2000 posti letto di riabilitazione, lungodegenza e acuti?».
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