«Onorevoli Wikileaks» La Bonino studia da erede di Assange

Bonino, Pannella & Co. sono tornati a fare i conti in tasca al Parlamento, aggiornando i dati su consulenti e collaboratori di Montecitorio e pubblicando, per la prima volta, contratti e convenzioni stipulati da Palazzo Madama. «Il Paese - dice Emma Bonino, vicepresidente del Senato - ha bisogno di uno choc di trasparenza che è possibile solo se si rendono accessibili a tutti i dati». L'iniziativa è stata chiamata emblematicamente, in onore di Tulian Assange, il giornalista-blogger australiano che ha fatto della diffusione alle masse di documenti sensibili un fenomeno planetario, «Onorevoli Wikileaks». «Il nostro lavoro – spiega la deputata Rita Bernardini - deve fare i conti con enormi resistenze. L'anno scorso, ad esempio, il presidente della Camera ha dovuto ordinare ai questori di darci quello che chiedevamo».
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