Offensiva Idv sui manager "Pisapia fermi le nomine"

Dalla Rassegna stampa

Stop ai rinnovi delle nomine dei cda delle partecipate del Comune fino a quando non verrà approvato il nuovo regolamento che dovrebbe garantire maggiore trasparenza, più professionalità e minore pericolo di lottizzazione a quelle stesse nomine. È attorno a questo nodo che scoppia l'ennesima baruffa nella maggioranza, con l'Idv a prendere le distanze dagli altri partiti della coalizione. Teatro del battibecco, ieri, la sala commissioni di Palazzo Marino, dove si discuteva la proposta di un nuovo regolamento sulle n omine elaborato dall'associazione "Città costituzione" di Valerio Onida.

Un regolamento che inizia ora il suo iter procedurale (dovrà arrivare in Consiglio) e che, per il consigliere Pd Andrea Fanzago, «non può incidere sui bandi già aperti né su quelli appena chiusi, non si possono cambiare le regole a gioco in corso», riferendosi ai board di Amat, Aler, Milano Ristorazione, Trivulzio, Atm, solo per citare quelli ora sotto esame.

Una posizione non condivisa dal consigliere Idv Raffaele Grassi (a una settimana dalla polemica del suo partito sulla vicenda Maran): «Qui c'è qualcuno che gioca una doppia partita - ha tuonato-: se il sindaco e la giunta credono nella trasparenza allora fermino le nomine, salvo impossibilità tecniche, e si presenti subito una proposta da votare in consiglio comunale». Impossibilità che sono già chiare, secondo lo staff del sindaco, che fa sapere che «su questi bandi sarebbe illegittima una modifica in corso» e si augura che il Consiglio«approvi presto il nuovo regolamento, visto che ad ottobre ci saranno i bandi per altri cda in scadenza», da A2a a Expo 2015.

La polemica, in ogni caso, tracima fuori dalla maggioranza. Il Pdl non ha presentato e non presenterà candidature. Il capogruppo Carlo Masseroli motiva così la decisione: «Anche personalità di alto livello sarebbero sicuramente escluse, per il solo fatto di essere proposte da noi. Questa giunta fa spoils system ma lo nega». Niente candidature neanche dal consigliere del Fli Manfredi Palmeri, che però spiega: «Se la giunta riteneva giusta la bozza Onida avrebbe dovuto metterla come priorità a luglio. Prima di procedere con nomine e candidature serve un chiarimento». E una polemica, di sponda, arriva anche dal consigliere dei Radicali Marco Cappato. Ieri ha messo online nomi e curricula dei suoi candidati, invitando il sindaco a fare altrettanto sul sito del Comune per tutti gli altri nomi. Risponde lo staff di Pisapia: «Abbiamo chiesto un parere al Garante della privacy, aspettiamo risposta».

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