"Nuova strategia al via" Berlusconi debutta nella piazza di Facebook

Dalla Rassegna stampa

No, non è un pesce d’aprile. È proprio Silvio Berlusconi, dal vivo, a parlare ai lettori del Giornale dalla pagina di Facebook. E’ la prima volta, certo, ma altre ne seguiranno perché il Cavaliere, come confermano dal suo staff, è intenzionato a sfruttare questo strumento per dialogare direttamente, senza alcuna mediazione, con il suo popolo. Non solo. Parlare attraverso i social network, sì fa notare, è anche un modo per mobilitare i propri supporter. Nel messaggio audio auspica che si «avvii la stagione delle riforme» e garantisce che li consulterà. E con un altro messaggio, dal sito online del Pdl, si rivolge ai Promotori della libertà e li incita a conquistare nuovi sostenitori. «Tutto ciò fa parte di una strategia comunicativa che si ispira - ricorda Antonio Palmieri, responsabile new media del Pdl - al modello di Barack Obama e corona la campagna elettorale avviata con la creazione del sito Forzasilvio.it». 
La prima volta di Berlusconi su Facebook avviene mentre il Consiglio dei ministri respinge le dimissioni di Raffaele Fitto (resta ancora da definire chi sostituirà alle Politiche agricole Luca Zaia diventato nel frattempo governatore del Veneto). Il Pdl, dirà poi in serata Berlusconi, «ha funzionato bene» e nonsi cambieranno i dirigenti di vertice «salvo in alcune realtà locali, ma non in Puglia, aprendo ai giovani e alle donne». Ma c’è di più. Il finiano Italo Bocchino, presentando la sua Generazione Italia, gli tributa un riconoscimento inatteso: «E’ un genio». 
«Facebook - esordisce il Cavaliere - è una nuova occasione per conoscersi, è una piazza virtuale dove è possibile presentare e difendere le proprie idee e soprattutto qua si accende il confronto politico». Veniamo da una difficile campagna elettorale, prosegue Berlusconi, «ma adesso inizia un periodo 
di tregua elettorale e potremo finalmente avviare la stagione delle grandi riforme: la riforma 
dello Stato, una grande e profonda riforma della giustizia, una grande riforma con l’ammodernamento del fisco». Ed ecco il punto, inedito, con il quale Berlusconi intende sondare gli umori dei propri sostenitori: «Sono convinto che nel momento in cui si interviene su temi così importanti sia fondamentale ascoltare i suggerimenti dei cittadini e formulare delle scelte in sintonia con il sentire del nostro popolo». Per raggiungere questo scopo, osserva, «utilizzeremo Internet e naturalmente Facebook prestando a voi, amici del Giornale, la massima attenzione. Insieme potremo costruire una grande rivoluzione liberale per rendere il nostro Paese più moderno e libero». 
Questo concetto ritorna nel messaggio ai Promotori della libertà. Il richiamo alla mobilitazione è chiarissimo. Conto ancora su di voi, è il suo incitamento, sulla vostra capacità di fare proselitismo e di comunicare agli italiani il lavoro svolto dal governo e dalla maggioranza, perché «la sfida che ci attende 
è ancora è più importante. 
Dagli italiani abbiamo ricevuto un preciso mandato per completare la rivoluzione liberale nel nostro Paese: noi onoreremo questo impegno. E nei prossimi tre anni dunque realizzeremo le grandi riforme: l’architettura costituzionale dello Stato, la giustizia, il fisco». Un lavoro importante e che non potrà essere portato a compito da soli, è il sottinteso del suo ragionamento. Ma c’è un’incognita. «Non sappiamo - si domanda - se l’opposizione o almeno una parte di essa abbandonerà finalmente i toni ,e gli atteggiamenti di ostilità preconcetta sinora messi in campo. Me lo auguro. Noi, comunque, avvieremo il percorso delle riforme e giungeremo all’obiettivo di fare dell’Italia una nazione più efficiente e moderna». 

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