Nuova polemica su secondo turno Al ballottaggio "no fili spinati"

Non si sono ancora chiuse le urne del primo turno, che già monta la polemica sul secondo turno delle primarie del centrosinistra, che si terrà domenica 2 dicembre.
«La delibera n. 21 dei garanti è molto chiara: prevede che il 29 e 30 possano registrarsi per il secondo turno tutti coloro che dichiarino di essere stati impossibilitati a farlo per il primo turno o che non siano riusciti a completare la registrazione on line. È un loro diritto, non una concessione. Vale per chi vuole votare chiunque tra i due candidati».
Lo ha sottolineato Stefano Ceccanti, senatore Pd, che ricorda: «Corrisponde d'altronde all'interpretazione autentica che fu data da Enrico Letta all'ultima riunione dell'Assemblea quando parlò di non voler creare fili spinati contro gli elettori». «Non corrisponde pertanto alle norme vigenti (e a questo punto non più modificabili) quanto scritto nell'sms del comitato Bersani, secondo il quale 'solo in casi eccezionali l'ufficio provinciale può derogare'; tale ufficio non svolge le funzioni di filtro di controllo sulle motivazioni».
I "fili spinati", del resto, eran stati discussi durante l'Assemblea nazionale del Pd per timore di "infiltrazioni del centrodestra". Infiltrazioni che, secondo la portavoce di Bersani per le primarie, Alessandra Moretti, ci sarebbero già state: «Noi sappiamo- spiega- che c'è chi dal centrodestra è venuto a votare alle nostre primarie, esprimendo delle valutazioni e dicendo chiaramente che se vince uno, e non sto qui a sottolineare chi, non andrà a votare alle politiche. Noi ci rivolgiamo anche al popolo di centrodestra ma con le nostre proposte: quindi se è un elettore deluso del centrodestra che voterà il centrosinistra alle politiche anche se vince Pierluigi Bersani è un conto, ma non vale la regola contraria».
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