I numeri ora parlano chiaro: sul testo una maggioranza ampia

Dalla Rassegna stampa

Nell'arte di tirare i numeri dalla propria parte si stanno distinguendo gli avversatori della legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento. A sentir loro, una larga maggioranza di italiani sarebbe contraria alla norma che ieri ha compiuto un nuovo passo avanti in Parlamento. Ma i numeri sono numeri: e i 307 voti contro 225 nel voto che ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità di radicali e Idv, come i 306 a 248 nel successivo scrutinio dal quale è uscita respinta la sospensiva chiesta dal Pd, sono un dato oggettivo e inconfutabile. Se non si vuole invocare a comando la logica della democrazia, il Parlamento rappresenta pur sempre tutti gli italiani. Dunque, il dato certo dei due voti di ieri (cui va sommato quello col quale è stato accolto il cambiamento nell'odg dell'aula proposto da Pier Ferdinando Casini) è che la legge sulle Dat è sostenuta da una maggioranza solida, anche nel Paese. Il resto è solo propaganda.

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