La notte dei gladiatori, difensori del voto valido

Dalla Rassegna stampa

Una lunga notte trascorsa ad analizzare voto dopo voto, scheda dopo scheda. Già alla vigilia dello spoglio delle schede a Roma e in tutto la provincia era stato lanciato l’allarme sulla validità delle schede con nomi di politici non eleggibili (perchè non candidati a norma di legge, come quelli della lista Pdl esclusa da Tar e Consiglio di Stato).
La candidata del centrosinistra Emma Bonino aveva espresso domenica dure critiche: «La questione che è stata sollevata sulla congruità delle schede, quando manifestano preferenze per candidati non presenti in nessuna lista, non è conforme alla legge», aveva detto la vicepresidente del Senato. «Ho trovato un simpatico manuale della Lega Nord che spiega bene la legge - ha proseguito - e dice che se un signore non si è candidato in nessuna lista e il suo nome viene scritto su una scheda, quella scheda è nulla, perchè potrebbe essere un tentativo per far riconoscere il proprio voto».
La replica del capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, è stata immediata: «E’ chiara la validità del voto assegnato ad una lista anche se con accanto un nome di un non candidato», poichè in tal senso si esprimerebbe una circolare del prefetto di Roma. E la circolare recita: «La giurisprudenza del Consiglio di Stato fa prevalere l’annullamento, in caso di preferenza data ad un candidato non in lista. Ma se si indica un politico noto, l’errore è frutto di ignoranza e non inficia la validità della scheda».
A vigilare sulla validità del voto il centrodestra ha schierato in campo i gladiatori - in realtà scrutatori ai seggi - sui quali già erano stati accesi i riflettori nella giornata di ieri perché "accusati" di essere potenziali provocatori.
Il Pdl ha distribuito loro già sabato scorso un vademecum che doveva guidarne l’operato e per farlo mantenere entro i limiti imposti dalla legge. La federazione della sinistra, invece, aveva annunciato esposti-denuncia contro qualsiasi illecito di cui si dovessero rendere protagonisti. Mentre Emma Bonino si augurava «che tutto si svolga in modo calmo e tranquillo: se ci sono contestazioni da fare si verbalizzeranno». E ripete: «Se ci sono diversità di opinioni tra "gladiatori" e altri scrutatori si verbalizzino le diversità e poi ci sono le sedi preposte per sciogliere questi nodi».
Le indicazioni avute dai cinquemila "gladiatori" sono state chiare: contestare i voti dubbi, o le schede che gli altri vogliono annullare. Solo così si potrà ridiscuterle. E fino a tarda notte ieri di schede nulle per gli uni e valide per gli altri si è discusso tantissimo.

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