Nella rosa grillina un solo nome utile per il Colle: Bonino

Caro direttore i grillini si sono dimenticati Benigni, il mago Otelma, Vanna Marchi, Fabio Fazio, Travaglio, Santoro, Luciana Littizzetto, Lucia Annunziata, la crema della crema. Spero che rifacciano le Quirinarie perché se va di questo passo ci fanno scoppiare le coronarie. Non si può giocare con questi pseudo refendum vista la gravità della situazione che c’è in questa fallita nazione.
Valentino Castriota
Caro Valentino la «magnifica» decina uscita dalle quirinarie del Movimento 5 Stelle non soddisfa neanche i grillini, considerati i commenti in rete. Tra attori antiberlusconisti, terzomondisti, cattocomunisti e giustizialisti, il nome che più desta perplessità e rabbia nella base del M5S è quello di Romano Prodi tacciato di essere amico dei poteri forti e colpevole di aver introdotto l’euro. Poi ci sarebbe da dire che nel 1963 ha iniziato la carriera politica con la Democrazia Cristiana a Bologna, quindi non avrebbe quel profilo di «cambiamento» tanto invocato da Grillo. E allora? Allora vediamo domani quali nomi usciranno dalla rosa iniziale e poi si capirà quali sono stati messi con effettiva volontà di farli eleggere e quali semplicemente per farli bruciare. Noi ne condividiamo uno solo: Emma Bonino, una donna che ha tutti i requisiti. E non è di sinistra.
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