Nel "Pezzo mancante" un ritratto di famiglia

Edoardo Agnelli, figlio di Marella Caracciolo e dell’Avvocato, venne trovato morto ai piedi d’un cavalcavia, sull’autostrada Torino-Savona, il 15 novembre 2000. Si era tolto la vita a 46 anni, nessuno riuscì mai a spiegare perché. Nel suo documentario Il pezzo mancante, Giovanni Piperno sostiene che in ogni grande famiglia si trova un’anomalia, un componente differente, contrastante e infelice: ma non fornisce spiegazioni, neppure ipotesi, mentre quel fatto di cronaca diventa il pretesto tragico per raccontare la famiglia Agnelli, più con glamour consueto che con rivelazioni, indiscrezioni o polemica.
All’inizio, la nomina di John Elkann a presidente della Fabbrica Italiana Automobili Torino; poi brevi animazioni, materiali d’archivio, visioni fisiche dei luoghi-leggenda (Mirafiori, Lingotto, corso Marconi, Villar Perosa), immagini del giovane sottotenente Gianni Agnelli a mensa con i dipendenti, spot pubblicitari dell’auto (ne è protagonista pure Vittorio Gassman), interviste di Minoli, discorso (soltanto in voce) di Diego Novelli. C’è persino un operaio intervistato: uno. Per il resto, conoscenti e parenti parlano gentilmente dell’Avvocato Agnelli e dei suoi (Claus von Bülow e Afdera Franchetti, Marco Riva, Ira Fürstenberg, Marta Vio, Giovanni Sanjust e altri); si ascoltano parti di Vestivamo alla marinara, l’autobiografia di Susi Agnelli; saettano veloci immagini dell’attuale procedimento promosso verso la famiglia da Margherita Agnelli De Pahlen. Di Edoardo e della sua scomparsa si parla poco: alto, magro, di fisico aristocratico, amante della natura, vicino alle idee dei radicali, curioso della cultura, lo si vede alla fine spruzzare acqua da una vasca orientale, con un’aria giocosa che conserva tutti i suoi misteri.
Philip Seymour Hoffman, il bravissimo attore americano che impersonò a perfezione Truman Capote, diventa regista con Jack Goes Boating, un breve film cauto e dolce. Tra due autisti amici di New York, il più intraprendente decide di aiutare l’altro a migliorare la qualità della sua vita: gli insegna a nuotare e a cucinare, gli presenta una giovane, divide con lui la vita quotidiana di coppia, incoraggia le sue timidezze e ritrosie. Una storia d’amicizia e di vocazione didattica molto ben scelta, sottile, piacevole, ben fatta: non si vede talento, magari verrà.
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