Nel 2012 solo 53,5 milioni I 74 alle televisioni locali

Dalla Rassegna stampa

Nel 2012 i contributi diretti per l'editoria effettivamente disponibili ammonteranno ad appena 53,5 milioni di euro, al netto della rata annuale che lo Stato deve versare alle Poste, di altri oneri relativi a convenzioni con la Rai e con le minoranze linguistiche (22 milioni) e Radio Radicale (4 milioni). Lo ha detto il sottosegretario all'editoria Carlo Malinconico nel corso dell'audizione di ieri davanti alla Commissione Cultura della Camera.

Lo stesso sottosegretario ha precisato che comunque «non è prevista la cessazione del fondo di contribuzione». Il Fondo per l'editoria poteva contare nel 2007 su 564 milioni, scesi a 137,7 per il prossimo anno con la Legge di stabilità, ovvero prima dell'avvento del governo Monti. Un taglio drastico contro cui il settore si sta mobilitando per salvare dalla chiusura le testate locali. Malinconico ha precisato che il cosiddetto "decreto salva Italia" «non ha portato altre riduzioni» per il settore. Resta comunque il dato che quei 137,7 milioni scendono sensibilmente e alla fine ne resteranno molto meno della metà, ovvero il 30 per cento di quello che era il monte della precedente erogazione.

Alle emittenti locali verrà invece destinato il 10% degli introiti dell'asta per le frequenze di quarta generazione, una cifra pari a I 74 milioni. Lo ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, durante il question time di ieri alla Camera, aggiungendo che il dicastero sta lavorando al relativo decreto.

© 2011 Avvenire. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK