Nar e ipocrisie sinistre

L'elenco è lungo. Ci sono ex brigatisti condannati per omicidi e rapine. Semplici gregari. Delinquenti e ribelli negli anni Settanta, ora in cerca di uno stipendio. Tutti di estrema sinistra, alcuni pentiti altri no. C'è chi è entrato nelle istituzioni (Sergio D'Elia dei radicali, Roberto Del Bello di Rifondazione), altri invece fanno da consulenti per regioni, province e comuni, oppure lavorano per enti che prendono contributi statali. Tanto per citarne uno, ha scritto a lungo su «Liberazione», (quotidiano comunista sovvenzionato coi nostri quattrini) Paolo Persichetti, estradato in Italia per una condanna a 22 anni e 6 mesi per l'uccisione del generale Giorgieri. Ora, la sinistra si scandalizza perché un signore che si chiama Lattarulo ha collaborato per due anni con un ufficio per le politiche sociali del Comune di Roma. Lattarulo era dei Nar (formazione di estrema destra) e ha preso una condanna per reati collegati alla Banda della Magliana. Gianni Alemanno a Roma fa quello che fanno tanti sindaci italiani rossi: ogni tanto aiuta qualche camerata. Allora: o si decide che tutti questi signori non devono più avvicinarsi alle istituzioni, oppure a sinistra la smettano con queste ipocrisie.
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