Napolitano firma un decreto dopo l'altro, come il Chaplin di Tempi moderni

Dalla Rassegna stampa

«II Presidente della Repubblica lavora più di me, circa 14 ore al giorno, e a questo punto potremmo sperare di non interrompere questo lavoro da 'Tempi moderni' al quale, a 88 anni, è condannato: il Presidente mi sa che firma un decreto al giorno. Fino all'anno scorso giustamente il Presidente faceva sapere che, dinnanzi alle esigenze di Berlusconi di avere troppi decreti, lui resisteva perché doveva vigilare. Oggi non ha da resistere in nulla, è noto che lui dica: fate questo, fate quest'altro per decreto. Il nostro Presidente lavora tanto, e in più al posto di Charlie Chaplin che sta sul posto di lavoro ad avvitare, adesso possiamo mettere lui che firma decreti. E queste cose le dico sapendo che il Presidente non inserisce questo fra le miserrime cose delle quali si duole, i 'miserrimi attacchi' come li ha definiti'...

Sicurissimamente nessuno rimprovera me che quando dico che ci sono dei responsabili di una condizione della giustizia del nostro Paese più infame ancora di quanto non lo fossero gli Stati fascisti, comunisti e nazisti rispetto al diritto di allora.

Né alcuno mi rimprovera quando dico che vorremmo che questi responsabili fossero giudicati, non solo senza Piazzali Loreto, ma anche senza Processi di Norimberga, in quanto processi del vincitore contro il vinto. Tra i massimi responsabili c'è il Presidente della Repubblica».

* Dalla conversazione settimanale di Marco Pannella con Massimo Bordin (Radio Radicale)

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