Naoto Kan evita il voto di sfiducia ma deve promettere di dimettersi

Il premier giapponese Naoto Kan ha disinnescato ieri in extremis una mozione di sfiducia della Camera Bassa. Per superare il voto, Kan ha dovuto promettere che si dimetterà non appena la centrale nucleare di Fukushima sarà messa in sicurezza e saranno poste le basi per ricostruire il Nordest del Paese, devastato dal sisma-tsunami dell'11 marzo. Anche l'ex primo ministro Yukio Hatoyama, suo compagno di partito (Dpj, Partito democratico del Giappone), che aveva annunciato il sostegno alla mozione, ha cambiato idea solo dopo la promessa di dimissioni. Naoto Kan, crollato nei sondaggi e accusato di gestione poco efficace della triplice catastrofe, dovrà fare i conti con l'impresa improba di riunire un partito che sembra destinato a spaccarsi. Il premier ha escluso passi indietro «prima dell'estate»: probabile che il governo riesca e restare in carica almeno fino a dicembre.
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