Movimento per la vita: no a Bonino al quirinale: «che fine fanno i diritti?»

Dalla Rassegna stampa

A tre giorni dalle elezioni impazza il toto-Quirinale e - come da tradizione - c'è chi prospetta e auspica la salita al Colle di un presidente donna. E si riaffaccia il nome dell'eterna candidata, radicale e dichiaratamente anticlericale, Emma Bonino. Mario Monti non boccia l'ipotesi. Anzi la definisce «molto buona». Di tutt'altro parere il Movimento per la Vita che si domanda: «Che fine fanno i diritti con Bonino presidente?». Il Movimento per la vita ha espresso la convinzione che vi sia «totale incompatibilità fra l'esperienza politica di chi sin da giovane ha scelto di battersi per l'aborto e quel ruolo di rappresentanza massima dei cittadini che caratterizza le funzioni che spettano alla Presidenza della Repubblica». Che è chiamato a farsi «primo garante della Costituzione prosegue il Movimento - che fin dai suoi primi articoli proclama l'impegno della Repubblica a garantire e tutelare i diritti inviolabili dell'uomo. Che tra questi rientri primariamente il diritto alla vita, è generalmente e logicamente riconosciuto».

 

© 2013 Avvenire. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK