Morto un acrobata dei palchi rock

Sempre arrampicati in cima a i tubi innocenti, mai davvero innocenti e mai quanto le vittime, ieri a Trieste il popolo migratore che monta i palchi dei concerti ha avuto le sue vittime: uno studente-lavoratore di vent'anni è morto e sette sono feriti. Saltimbanchi girovaghi, arrampicati sulle torri a montare luci e amplificatori, lontano da casa tutto l'anno: senza pubblico ad applaudire le loro acrobazie. Società esterne, appalti a progetto - o a concerto - per costruire cattedrali da smontare dopo una notte. Tutto stipato nei camion, poi montato e poi di nuovo dentro alla pancia di metallo dei Tir, verso un'altra piazza e un'altra musica. Al Palatrieste l'impalcatura si è accartocciata su se stessa: il concerto di Jovanotti non si farà, e la polizia sta indagando sulle dinamiche dell'incidente. Nel 2009 fu cancellato anche il concerto di Madonna al Velodrome di Marsiglia: il cedimento di una delle gru per l'impianto scenografico aveva ucciso due operai e feriti otto. Aspettiamo di sapere come, e perché, è potuto succedere. Nel frattempo, difficile "pensare positivo".
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