Montino (Pd): "Mentre litigano chi pensa ai conti della sanità? Si rischiano altre tasse"

«La paralisi in cui versa la nuova amministrazione regionale rischia di essere pagata a caro prezzo dai cittadini del Lazio con un aumento delle tasse già dal prossimo giugno». Va all’attacco Esterino Montino, capogruppo del Pd: secondo la minoranza le trattative per cementare la maggioranza che sostiene Renata Polverini e le ipotesi di rimpasto stanno distraendo la presidente dai reali problemi. La tesi di Montino: i conti della sanità sono fuori controllo e mentre si perde tempo parlando di rimpasti, «con la presidente che minaccia le dimissioni», si dimentica il ruolino di marcia previsto dal "patto per la Salute". «La struttura regionale è stata decapitata con la rimozione immediata dei direttori della programmazione e del bilancio. Gli Uffici, all’atto del passaggio di consegne, hanno presentato alla presidente-commissario tutti gli atti predisposti per proseguire nell’azione di risanamento della sanità laziale. Nessuno di questi, nè proposte alternative, risultano essere stati inviati, all’attenzione del Tavolo tecnico che dopo aver concesso alla Polverini un lasso di tempo ragionevole per valutare le proposte operative, ha fissato un nuovo appuntamento per il prossimo 19 maggio. Ad oggi è tutto bloccato. Si consiglia la presidente Polverini di prendere qualche iniziativa concreta perché a quella data mancano solo 10 giorni».
Sulla minaccia di dimissioni interviene dal Pd anche il parlamentare Michele Meta, coordinatore nazionale dell’Area Marino: «A 40 giorni dalla vittoria di Renata Polverini assistiamo ad uno spettacolo con al centro trattative su poltrone invece che una sana e legittima discussione sulle politiche e le iniziative da prendere in questi primi giorni decisivi per la Giunta regionale. Non si è mai vista, nella storia della nostra Regione, una paralisi di queste dimensioni con il Pdl incartato e ripiegato a dirimere i continui strappi locali delle Provincie e degli alleati, traditi subito dopo la chiusura delle urne. Chiediamo quindi alla Polverini, se davvero intende ricorrere alla minaccia delle dimissioni per risolvere i nodi irrisolti della Giunta, di fare chiarezza quanto prima».
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