Monti, è un momento cruciale

Dalla Rassegna stampa

Un «momento cruciale per il mondo e per l'Unione Europea». Il presidente del consiglio, Mario Monti, non usa giri di parole. ha avuto modo di riflettere nel corso del vertice con il presidente francese François Hollande. «Abbiamo discusso del debito sovrano e degli strumenti per ristabilire la fiducia» sui mercati», rivela Monti, anche degli eurobond, definiti come «una emissione in comune di titoli». «Gli importanti progressi fatti sulla governance europea e sull'eurozona non sono sufficienti a tenere l'Euro al riparo dalle turbolenze dei mercati. Dobbiamo agire rafforzando i punti deboli del sistema, con azioni sull'economia reale e sugli aspetti finanziari». Gli fa eco Hollande. «La crescita è il nostro obiettivo. Io non voglio che si guardi all'Europa come a un malato»

Anticorruzione, Pdl inquieto
Nonostante il sì dell'Aula della Camera al ddl anticorruzione (354 voti a favore, 25 contrari e 102 astenuti) non tutto fila liscio politicamente. Al voto finale sono stati 38 i deputati del Pdl (tra cui Gaetano Pecorella, l'ex sottosegretario Alfredo Mantovano, Guido Crosetto, Aldo Brancher e Renato Brunetta), oltre ai radicali e a quelli della Lega, che hanno scelto l'astensione. Pdl inquieto, quindi. «Noi deputati aderenti a «Per un'altra Italia» abbiamo deciso di astenerci sul voto finale innanzitutto in difesa di un principio di libertà: in uno Stato di diritto non c'è governo - politico o tecnico che sia - che possa porre la questione di fiducia su questioni che toccano la libertà personale e le garanzie fondamentali. Su questi temi il Parlamento è e deve restare sovrano».
«Non vogliamo essere ulteriormente strangolati. Come dice il proverbio, uomo o donna avvisata, è mezzo salvata!», è inquieto anche il capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che avvisa il ministro della Giustizia, Paola Severino, sulla responsabilità civile dei magistrati, all'esame di Palazzo Madama. «Noi avremmo voluto liberamente dibattere senza che lei fosse venuta in Parlamento a metterci le manette», sottolinea Cicchitto, «Faremo di tutto in Senato per cambiare il ddl anticorruzione sulla nuova concussione e sulle influenze».
«Spero di essere smentito, ma dopo l'intervento dell'onorevole Cicchitto temo che il ddl anticorruzione non sarà approvato dal Senato prima della fine della legislatura», commenta il presidente della Camera, Gianfranco Fini. «Apprezzo la ragionevolezza e lo spirito di chi ha votato la fiducia», il commento del ministro Severino, «Ci sono riserve da una parte e dall'altra, ogni legge è perfettibile ed anche questa, come tutte le leggi, è migliorabile. Quando ho suggerito modifiche sulla concussione non ho pensato ad alcun processo. Le norme non sono state scritte per nessuno, le modifiche sono legate a motivi tecnici che confermo».

Lavoro, scontri e feriti
Scontri al centro di Roma tra forze dell'ordine e un gruppo di manifestanti del movimento Blockupy Ddl Fornero arrivati a pochi metri dall'ingresso principale della Camera per protestare contro al riforma del lavoro.
Durante i disordini sono stati feriti cinque agenti. I dimostranti stavano cercando di sfondare il cordone di forze dell'ordine che impediva l'accesso a Montecitorio.

Napolitano, consiglio europeo senza indugi
«Il Consiglio europeo dovrà aprire senza fatali esitazioni e indugi nuove prospettive di rilancio della crescita economica e della giustizia sociale, in stretto legame con la condivisione di disciplina di bilancio e di avvio dell'unione fiscale». Dice il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine del colloquio con il francese Hollande.

Crisi, allarme della Bce: crescita debole
Secondo la Bce la crescita economica dell'Eurozona «resta debole» e soggetta a «maggiori rischi al ribasso», in particolare un «ulteriore acuirsi delle tensioni in diversi mercati finanziari». Lo scrive la Bce nel bollettino di giugno, secondo cui il mercato del lavoro e le sue previsioni sono «ulteriormente» peggiorati.

Merkel, la nostra forza non è infinita
Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel mette in guardia dai rischi della crisi. Non si possono scegliere «soluzioni facili», Quella che porterà l'eurozona fuori dalla crisi è una strada «lunga, ma qualsiasi scorciatoia porterebbe nuovi problemi». Per poi aggiungere «la Germania è forte, ma non è senza limiti, la sua forza non è infinita».

Dl sviluppo oggi in Cdm
Oggi in consiglio dei ministri il dl sviluppo con oltre 50 articoli i pacchetti Infrastrutture e Trasporti. Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha assicurato che «ci sarà una prima riforma degli interventi per la reindustrializzazione e per rendere più flessibile l'accordo di programma».

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