Monti: “Coesione per uscire dalla crisi” “Le imprese non possono restare sole”

«La coesione è la parola chiave di questo momento». Lo ha detto il Premier Mario Monti , aggiungendo: «E non mi riferisco al Governo che per questioni particolari ha una coesione maggiore di governi passati, ma al mondo politico, tanto bistrattato non sempre a torto, ma che dà prova di grande coesione».
«Le imprese non possono né devono essere lasciate sole nella difficile transizione in cui il sistema-Paese deve essere parte attiva e avere un ruolo che nella criticita’ congiunturale può contribuire a fare la differenza, nel bene e nel male». Lo ricorda Mario Monti nel suo intervento in occasione dell’inaugurazione, a Rubbiano (Parma), di un nuovo stabilimento Barilla.
Il presidente del Consiglio sottolinea che di quel sistema-Paese fanno parte andamento finanziario e dei tassi di interesse e ancora infrastrutture, norme, giustizia, accesso al credito, qualità della PA e suo capitale umano, tutti punti che «hanno un impatto significativo sulla vita delle imprese, che incidono sui fattori di contesto, il business environment, che possono renderne più o meno agevole l’attività”.
Monti ha rivendicato che £una delle priorità di questo governo dal suo insediamento è stato intervenire per modificare proprio i fattori di contesto con riforme strutturali, cito solo il Crescita 2.0 con l’innovazione al centro del modello di sviluppo, a partire dall’agenda digitale italiana”.
«Dobbiamo mobilitare tutte le energie del Paese per ricominciare a crescere», torna a dire Monti.
Ha poi spiegato che nel decreto per la crescita «sono previste misure per la riduzione del divario digitale». «Sono 150 milioni per la banda larga nel centro nord, che si sommano alle somme per il sud, per un totale di 700 milioni».
Quanto al terremoto, «La voglia di rinascere è enormemente grande in Emilia-Romagna». I«Una terra messa a dura prova - ha detto - la cui reazione sta destando ammirazione in Italia e nel mondo».
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