«Missione» Basilicata: I 5 Stelle inviano ventidue parlamentari

Dalla Rassegna stampa

Milano - Un'invasione di parlamentari. Una vera e propria «carica» a Cinque Stelle (come l'hanno definita loro stessi) si è abbattuta ieri sulla Basilicata: ventidue tra deputati e senatori impegnati direttamente in prima linea, per tre giorni, fino a domenica per sostenere il candidato governatore Piernicola Pedicini, 44 anni, esperto in fisica medica, candidato al Senato alle Politiche, in vista del voto del 17-18 novembre. Comizi, banchetti, cene, dibattiti pubblici per i parlamentari. Un antipasto prima dell'arrivo di Beppe Grillo, che dovrebbe essere presente per la chiusura della campagna elettorale.

L'elezione in Basilicata rappresenta un grande rebus per il Movimento che a febbraio aveva ottenuto il 24,2% delle preferenze, quanto l'intero centrodestra. Ora, quasi nove mesi dopo, i pentastellati arrivano al voto divisi: il vincitore delle primarie online, Giuseppe Di Bello, escluso da Grillo e Casaleggio per «irregolarità formali», ha presentato una propria lista, «Liberiamo la Basilicata», alleata con Sel. Lo stesso capo politico del Movimento ha dichiarato in un incontro con gli attivisti trentini che «in Basilicata c'è un casino», ma, nonostante tutto, i Cinque Stelle sperano in un exploit.Verso i pentastellati, infatti, potrebbe convergere parte dei voti del centrodestra. A sostenere questa tesi anche Francesco Storace. «C'è il rischio concreto che vengano presi dalla voglia di votare il candidato del Movimento» ha affermato.

Il candidato governatore del centrodestra, il senatore Tito Di Maggio (Scelta civica) sostenuto da Pdl, Udc, Mir, e Laboratorio Basilicata, ha infatti ribadito a fine ottobre la sua volontà di votare per la decadenza di Silvio Berlusconi a Palazzo Madama. Una spaccatura che potrebbe favorire anche il candidato del centrosinistra Marcello Pittella, fratello di Gianni Pittella, candidato alla segreteria del Partito democratico e vicepresidente del Parlamento europeo. La coalizione che lo sostiene comprende Pd, Psi, Idv, Centro democratico e due liste civiche e vuole confermare il successo di Vito De Filippo del 2010 (oltre il 60% dei voti), ma rispetto a tre anni fa non gode più dell'asse con i centristi. Alle Politiche, comunque, il centrosinistra ha trionfato in regione con il 34,1% dei consensi.

La partita, però, prevede anche altri outsider. I radicali ripropongono la «Rosa nel pugno» (candidata governatrice, Elisabetta Zamparutti) e mettono in lista anche il ministro degli Esteri Emma Bonino, che oggi sarà in piazza a Matera insieme a Rita Bernardini e Marco Pannella. Bonino ha spiegato che continuerà a fare comunque il ministro «a tempo pienissimo». Il loro obiettivo è portare un radicale nel consiglio regionale come «garanzia di trasparenza». Tra gli altri cinque in corsa per la carica di governatore nella terra che fu feudo politico di Emilio Colombo anche Maria Murante di Sel e Franco Grillo, alla guida di una lista civica contestata dai Cinque Stelle.

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